INTRO
Ernesto Villani, titolare della Quality Audio, è uno di quegli alfieri dell'alta fedeltà che non dorme sugli allori ma è sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo da proporre agli appassionati. Il suo ambito d'interesse è stato inizialmente quello dei cablaggi, con un catalogo piuttosto strutturato che ancora oggi rappresenta la parte più corposa della sua offerta, senza dimenticare gli accessori: un'elegante base in granito nero, i trasformatori di linea stereo RCA-XLR/XLR-RCA e degli utili adattatori che consentono di collegare vecchi diffusori, tipo AR, Klipsch Cornwall e molti altri, i quali dispongono solo di morsetti a vite da 4 mm, agli attuali cavi HiFi dotati di banane o forcelle. I suoi cablaggi di segnale, potenza e alimentazione sono in grado di soddisfare ogni aspettativa, nati sotto il vessillo della bidirezionalità, una tecnologia il cui Attestato di brevetto per modello di utilità è stato rilasciato nel dicembre 2016 e si può vedere nel sito ufficiale del marchio. Mi occupai di questa genialata quando recensii il cavo di potenza Natural MkII (febbraio 2018), oggetto che m'impressionò non solo per le sue caratteristiche soniche, improntate a una rimarchevole genuinità timbrica, ma anche per la sua bidirezionalità. Credo sia utile ribadire il suo principio anche in questa sede, per una maggior comprensione del "modus operandi" dell'azienda vercellese. In buona sostanza succede che la trafilazione del metallo conduttore causa un orientamento dei cristalli che lo compongono secondo una direttrice geometrica ben precisa.
Di conseguenza, la propagazione degli elettroni nei normali cavi, anche di alto livello, non avviene in maniera perfettamente simmetrica. Villani sostiene che con questi una semionda viene riprodotta correttamente, cioè nella direzione favorevole, mentre l'altra si suppone venga riprodotta attenuata o distorta, per il fatto che gli elettroni percorrono il conduttore nella direzione sfavorevole. Nei cavi Quality Audio, invece, che sono bidirezionali, gli elettroni transitano in maniera ottimale in entrambe le direzioni, eliminando alla radice ogni dubbio sull'ipotetica distorsione di direzionalità, ritenuta da Ernesto Villani probabile responsabile della nota fatica d'ascolto. Tornando a bomba sulla produzione Quality Audio, da qualche anno a questa parte essa si è arricchita con l'uscita di oggetti dedicati al mondo dell'analogico, un'evoluzione che mi ha fatto molto piacere constatare, da vecchio estimatore del vinile. Ecco allora affacciarsi sul mercato i trasformatori di Step-Up ZH-2, Music, Music 2, Music 3 e il protagonista della prova odierna, il preamplificatore Phono Supermotor.
IL QUALITY AUDIO SUPERMOTOR
PREAMPLIFICATORE PHONO HIGH END
Specifiche tecniche dichiarate
Canali: 2 (Stereo)
Guadagno settabile tramite Dip-Switch interni:
Versione con uscite RCA da 37dB a 50dB
Versione con uscite XLR da 43dB a 56dB
Impedenza d'ingresso settabile tramite Dip-Switch interni (da 1 a 4):
100 kOhm - 47 kOhm - 10 kOhm - 5 kOhm - 3,3 kOhm - 1 kOhm - 750 Ohm
Capacità d'ingresso settabile tramite Dip-Switch interni (5 e 6):
100 pF - 200 pF - 300 pF - 400 pF
Ingressi: RCA e XLR
Uscite standard XLR, oppure RCA senza variazione di prezzo (da richiedere al momento dell'ordine), con possibilità di modificare le uscite da RCA a XLR, e viceversa, anche dopo l'acquisto.
Tipologia RIAA: Splittata (attiva/passiva).
Risposta in Frequenza: da 20 Hz a 20 kHz entro 0,2 dB
Rapporto Segnale/Rumore a 1 KHz: >88 dB
Impedenza d'uscita Linea RCA: 180 Ohm
Impedenza d'uscita Linea XLR: 47 Ohm
Sbilanciamento tra i due canali: minore di 0,01 dB
Distorsione armonica totale (THD) a 1 KHz: 0,0022%
Tastini frontali illuminati a Led: On/Off - Phase Reverse - Mute
Alimentatore 220 V - 28 V: Stabilizzato, dotato d'interruttore/fusibile e cavo di collegamento.
Assorbimento a 220 V: 10 mA
Dimensioni unità preamplificatrice: 240 mm (larghezza) - 60 mm (altezza) - 280 mm (profondità̀).
Peso: 1800 grammi
Dimensioni alimentatore: 130 mm (larghezza) - 50 mm (altezza)- 180 mm (profondità).
Peso: 900 grammi
Il contenuto della confezione prevede, oltre al preamplificatore e il suo alimentatore stabilizzato, un cavo Schuko/VDE da 1,5 metri per la connessione alla rete elettrica, quello per collegare l'alimentatore al pre, anch'esso lungo un metro e mezzo (ma può essere ordinato con una qualsiasi lunghezza compresa tra 0,5 e 10 metri), un cavetto di massa Phono, una chiave esagonale da 2 mm per rimuovere il pannello superiore e il manuale operativo. Nell'imballo consegnatomi c'era anche un pennello e un panno in microfibra. Il Supermotor è dichiarato come interamente progettato e realizzato a mano da Ernesto Villani nel suo laboratorio di Vercelli. Nasce come ideale seguito dei quattro trasformatori di Step-Up già a catalogo, oggetti di per sè non autosufficienti poiché vanno collegati a un pre Phono MM. Lo stesso produttore, infatti, ne ha previsto l'utilizzo in abbinamento al Supermotor, dacché ai clienti già possessori dello Step-Up ZH2 viene fornito in omaggio un cavo XLR bilanciato della lunghezza di 52 cm, appositamente studiato per collegare lo ZH2 al Supermotor. Diverse sono le finezze che implementa, a cominciare dal robusto "Fly Case" in alluminio in cui è alloggiato, ben diverso dal solito imballo di cartone. Dai due robusti telai in Alluminio amagnetico, in finitura nera, dotati di quattro piedini in Alluminio pieno da 20 mm di diametro, trapela una certa eleganza.
Sono impreziositi da due ampie scanalature presenti sui fianchetti e la luce azzurrina che emanano i tre tastini presenti sul pannellino frontale, in contrasto con il piccolo LED rosso dell'alimentatore, donano un certo fascino all'insieme, soprattutto se ascoltiamo al buio o con pochissima luce. S'illuminano quando premuti e il colore dei LED circolari all'interno di essi può essere personalizzato su richiesta in base ai colori del resto del proprio impianto. Quelli standard sono: Accensione/Verde, Phase-Rev/Bianco, Mute/Rosso, un modo di omaggiare la bandiera italiana quando sono tutti accesi. Nell'esemplare concessomi erano tutti blu (anche se la mia catena non prevede elettroniche McIntosh...), ma a richiesta possono essere forniti anche di colore verde, per tutti i tasti o per alcuni. Diciamo subito che il Supermotor è un preamplificatore Phono un po' particolare, dichiarato per testine MM (Moving Magnet) ha un intervallo di guadagni selezionabili piuttosto ampio, cosa che lo pone a metà strada tra un MM e un MC. Questo significa che funziona adeguatamente con tutti i fonorivelatori MM, ma anche con quelli che presentano un'uscita da 1 mV in sù, quindi accetta anche gli MC ad alta uscita. Si può giocare anche sul tipo di connettore d'uscita, che in base all'ordine può essere XLR (bilanciato) o RCA (sbilanciato), anche se è possibile sostituirlo in qualsiasi momento. Qui non ci sono tubi termoionici ma si è sposata la tecnologia a stato solido, con una circuitazione che adotta componenti selezionatissimi, come dichiarato nel sito ufficiale, dove tutte le resistenze e i condensatori sono prescelti a mano.
Molto raffinata è l'equalizzazione RIAA, che è di tipo "splittato", vale a dire formata da due differenti circuiti: uno attivo dedicato alle basse frequenze (da 20 Hz a 1 kHz) e uno passivo che lavora sulle alte frequenze (da 1 kHz a 20 kHz). Una soluzione pare acclamata oggi a gran voce dagli aufiofili di tutto il mondo per le sue grandi qualità prestazionali e sonore. Direi inconsueta, ma utile, la funzione "Phase-Rev" che permette d'invertire la fase per quei vinili che sono stati registrati con tale modalità; quasi tutte le incisioni americane sono con la fase invertita, anche molte della ECM, Decca e tutti i Deutsche Grammophon sino alla fine degli anni '70. Durante l'ascolto mi sono divertito a premere il relativo pulsantino per apprezzare i cambiamenti che apportava. A riguardo, il costruttore dichiara che quando viene selezionata la fase giusta la scena si amplia in tutte le direzioni, specialmente in profondità, donando un senso di realismo davvero emozionante. In effetti, sono rarissimi i pre Phono al mondo che dispongono di tale funzionalità. Parlando dell'alimentatore stabilizzato, saggiamente alloggiato in un telaio separato, questo fornisce le due tensioni necessarie al funzionamento del Supermotor, che sono di 28 Volt per i circuiti e 12 Volt per i servizi (LED e Relè). Dal punto di vista dell'interfacciamento con la testina non ci si può certo lamentare, visto che con il Supermotor è possibile settare il carico con precisione, sia per le MM che per le MC ad alta uscita.
La regolazione dell'impedenza prevede dei valori che vanno da 750 Ohm a 100 kOhm, con resistenze intermedie di 1/3,3/5/10/47 kOhm, quest'ultima standard per le MM. Selezionabile anche la capacità, parametro elettrico di particolare importanza per la corretta risposta in frequenza di una Moving Magnet, tra i valori di 100/200/300/400 pF, mentre il guadagno può essere scelto tra 37, 40, 43, 46 e 50 dB. Bisogna tener presente che nel caso della versione con uscite XLR questo sarà superiore di 6 dB rispetto alle RCA, avremo quindi un'elevazione, rispettivamente, di 43, 46, 49, 52 e 56 dB. Il preamplificatore viene fornito al cliente con il tipico settaggio adatto alle testine MM: 40 dB di guadagno, impedenza d'ingresso 47 kOhm, capacità d'ingresso 100 pF. Se invece desideriamo optare per impostazioni diverse, dobbiamo prenderci il piccolo fastidio di accedere all'interno dell'apparecchio, rimuovendo le quattro vitine superiori che fissano il pannello alle sponde laterali e toglierlo. Potremo così operare sui banchi Dip-Switch relativi alle impedenze/capacità d'ingresso e al guadagno; quello da sei Dip-Switch, in alto a destra, serve alla regolazione dell'impedenza e capacità, mentre i due piccoli posti in basso al centro sono utili per impostare il guadagno. Il prezzo del Quality Audio Supermotor ammonta a 2380 euro. Come per ogni prodotto del marchio piemontese, è possibile richiedere la prova gratuita a domicilio oppure tenerlo per un mese, con spedizione tramite corriere, con la formula soddisfatti o rimborsati senza spese di trasporto.
LA PCB E I CHIP
Una volta scoperchiato il Supermotor possiamo vedere la Printed Circuit Board, progettata in proprio nel laboratorio Quality Audio e realizzata dalla MDSRL di Tortona. Il circuito stampato serigrafato ha le piste e il piano di massa in Rame spesso 70 micron, sospeso tramite cinque gommini e torrette in ottone amagnetico. Oltre alla principale, è presente una seconda PCB in vetronite ramata, dello spessore di 3,2 mm e fissata sul fondo, sotto la principale, con funzione di stabilizzazione meccanica. Il cuore del Quality Audio Supermotor è costituito da due circuiti integrati per ogni canale e un altro singolo, tutti riferibili alla tipologia dell'amplificatore operazionale: due Texas Instrument TL081 (a FET), due Texas Instrument NE5534 (a JFET e basso rumore) e un Analog Device OP275 (Duale Bipolare a JFET). Sono chip sulla breccia da diversi anni. Il TL081 risale al 1977, è consigliato in un buon numero di applicazioni, offre un basso Offset (1 mV, tipico), elevata velocità di Slew Rate (20 V/μs) e un ingresso di modo comune nell'alimentazione positiva. Elevata anche l'ESD (Electrostatic Discharge), indicata in 1,5 kV HBM, include filtri EMI e RF integrati. Per questo IC è assicurato il funzionamento a temperature comprese tra -40° C e +125° C, cosa che gli consente di essere utilizzato negli ambienti più critici e nelle applicazioni più impegnative. Nell'economia del progetto è utilizzato esclusivamente per l'inversione di fase. Una scorsa al Datasheet è d'uopo anche nel caso di uno degli operazionali più conosciuti e utilizzati, l'NE5534, noto per le sue doti di musicalità e per questo ampiamente utilizzato nei preamplificatori.
Affacciatosi sul mercato nel 1979, quest'amplificatore operazionale ad alte prestazioni combina eccellenti caratteristiche CC e CA. Tra le caratteristiche c'è un rumore molto basso, elevata capacità di pilotaggio dell'uscita, elevato guadagno unitario e uscita massima, bassa distorsione e velocità di risposta elevata. Questo dispositivo è dotato di protezione dell'ingresso con diodi, protezione da cortocircuito in uscita. Bassa la distorsione armonica. Per quanto riguarda il voltaggio di alimentazione, questo può essere scelto in un ampio intervallo, da ± 3 V a ± 20 V, mentre lo swing della tensione di uscita picco-picco è di 32 Volt, con una VCC± di ±18 V e resistenza di carico di 600 Ohm. L'Analog Device OP275, del 2004, è stato il primo amplificatore a presentare il Front-End Butler, il quale combina transistor bipolari e JFET per ottenere la precisione e le prestazioni a basso rumore dei bipolari e la velocità e la qualità del suono dei JFET. La parte JFET dello stadio d'ingresso conferisce all'OP275 un'elevata velocità di Slew Rate, 22 V/μs, nel periodo del suo rilascio la più veloce di qualsiasi altro amplificatore audio standard. Particolarmente contenuta anche la THD+Noise dichiarata, pari allo 0,0006% su un'uscita di 3 Vrms. Quest'ultimo IC è presente in una sola unità nella PCB, adoperato nella parte attiva del filtro RIAA, la bassa. È stato scelto per le sue doti musicali, a detta del progettista nettamente superiori a qualsiasi altro IC provato in questi anni. Per la sua individuazione si è avvalso di un gruppo audiofilo che conta delle autentiche "orecchie d'oro".
VAI ALLE MISURE--->
L'ASCOLTO
L'IMPIANTO
Giradischi Thorens TD 318 con fonorivelatore MM Goldring E3 Violet
Preamplificatore Phono Quality Audio Supermotor
Amplificatore integrato stereo NAD 3020B
Diffusori Canton LE 109
Cavi di segnale Supra Dual RCA e Kimber Hero
Cavi di potenza Fluxus Litz 900 FB/FF
Cavi di alimentazione Supra LoRad e Fluxus Alimentami
LP
Banco del Mutuo Soccorso - Io sono nato libero (Ricordi SMRL 6123)
Franco Battiato - La voce del padrone (EMI 3C 064-18558)
Lucio Battisti - Una donna per amico (Dischi Numero Uno ZPLN 34036)
Bohemian Rhapsody (The Original Soundtrack) - Queen (Universal International Music LC01846)
Ange - Emile Jacotey (Philips 9120 033 A)
Fleetwood Mc - tusk (Warner Bros Records 2HS 3350)
Frank Zappa - Shut Up'n Play Yer Guitar (CBS 66368 CB 233)
Jethro Tull - Songs from the wood (Chrysalis CHR 1132)
Ludwig van Beethoven - Piano Sonatas N. 31 e N. 32 - Wilhelm Kempff (Deutsche Grammophon 138945)
Gustav Mahler - 5 Symphonie - Kindertotenlieder - Christa Ludwig - Berliner Philharmoniker - Herbert von Karajan (Deutsche Grammophon 2707 081)
Vivo un periodo in cui la fiamma vinilica si sta ravvivando in me, complice anche la lettura del saggio "Di vinile e altre storie" di Nicola Iuppariello. Nove capitoli preceduti da una bella prefazione di Fabio Zuffanti che ci raccontano del mondo analogico, del suo insostituibile valore, un cosmo che non può in alcun modo essere soppiantato dal digitale. Due universi paralleli, destinati a non incontrarsi mai. Ecco che un bel giorno giunge a casa mia il Supermotor, in gran parte responsabile di questo ritorno di fiamma. Grazie a lui e al NAD 3020B ritrovo due elementi che forse avevo temporaneamente smarrito per strada. Questa prova si risolve non solo in un tenero "Amarcord", con il riascolto di parecchi dei miei vinili, in gran parte acquistati in gioventù (di ogni genere musicale), ma con la presa d'atto di una stoffa timbrica di estrema densità, un vertice di matericità, un suono che potresti affettare con il coltello per quanto è polposo. A questo contribuisce certamente la testina Goldring E3 Violet, una Moving Magnet, e il mitico NAD 3020B, una sorta di valvolare "en travesti". Alcuni audiofili, anche autorevoli, ritengono le MM "geneticamente inferiori" alle MC (Moving Coil), affermazione che ha sicuramente le sue valide ragioni tecniche e anche soniche, tuttavia, una MM di pregio ha dalla sua proprio il fattore di un'impareggiabile sostanziosità della gamma bassa e media e la Goldring non fa certo eccezione.
Quale audiofilo "d'antan" non ricorda gli eccezionali bassi della Shure V 15? Ciò che può dare un impianto come quello che ho allestito per l'occasione, con dei buoni vinili, è qualcosa di realmente sorprendente, pur con i suoi limiti. Così non ho osato più toccarlo nel corso di tutta la mia prova d'ascolto. Anche le mie Canton LE 109 sembravano un altro diffusore, molto diverso da quello sentito in altre configurazioni, alla faccia di chi dice che le elettroacustiche sono quasi esclusivamente responsabili del suono di una catena HiFi. I dieci dischi che ho distillato nella mia seduta finale non sono che una minima parte delle centinaia di LP in mio possesso. Capirete, non potevo certo stilare un elenco più lungo dell'intera recensione. Ecco allora che il primo LP si avvia, lentamente, perché il Thorens TD 318 ci mette un po' per raggiungere il giusto regime di rotazione, non essendo certo fulmineo come un DD. Da ragazzo ho trascorso interi pomeriggi ad ascoltare Io sono nato libero del Banco del Mutuo Soccorso, terzo album in studio del gruppo italiano di Rock Progressivo, pubblicato nel dicembre 1973. È un disco dalle sonorità particolarmente raffinate, a tratti lontane ed evanescenti, piuttosto elaborato anche dal punto di vista dell'editing. Importante, se nel giugno 2015 la rivista Rolling Stone lo ha collocato alla trentacinquesima posizione dei cinquanta migliori album progressive di tutti i tempi. Brani come "Canto nomade per un prigioniero politico" o "La città sottile sono degli autentici capolavori, forieri dei futuri sviluppi sinfonici manifestatisi pienamente nell'album "Di terra".
Qui si può apprezzare l'abilità del Supermotor a olografare con precisione ogni dettaglio, rendere una scena credibile, magari giocando con la funzione Phase Reverse. La voce del padrone di Franco Battiato contiene brani famosissimi (chi non conosce Bandiera bianca, Cuccurucucù o Centro di gravità permamente?). È ritenuto una vera pietra miliare della discografia italiana, con tutta probabilità il lavoro più popolare di Battiato, primo LP a superare il milione di copie vendute nel nostro Paese. Per promuovere questo disco vennero estratti ben otto singoli: uno per il mercato italiano, due per quello francese, due per quello spagnolo, due per quello olandese e, infine, uno per quello tedesco. In Francia, il singolo Centro di gravità permanente vendette 60.000 copie. Il suo ascolto è caratterizzato da una prestazione in gamma medio-bassa particolarmente robusta, rotonda e presente. Elettrizzanti e pervasivi la batteria di Alfredo Golino e il basso di Paolo Donnarumma in Cuccurucucù, complice anche la qualità delle basse frequenze, profonde e "punchy" delle mie Canton LE 109. In Una donna per amico di Lucio Battisti si fa avanti una squisita musicalità. Pubblicato nel 1978, questo disco fu registrato nel Regno Unito a cura del produttore inglese Geoff Westley, inaugurando la stagione "Disco" del grande musicista italiano. In copertina compare Battisti seduto con una donna al tavolino di un caffè londinese (il Grapes Café).
Una curiosità: questo fu l'ultimo servizio fotografico che lui concederà, da quel momento in poi, nessuna nuova foto ufficiale dell’artista venne pubblicata. È nota la sua progressiva ritrosia a concedersi a pubblico e giornalisti, che negli ultimi anni diventò totale e irremovibile. Il Supermotor aiuta a individuare l'identità musicale dell'album, ricco di sonorità morbide e avvolgenti, le quali traggono vantaggio da una riproduzione così pastosa. Apprezzabile si mostra anche la sua inclinazione a una valida rappresentazione macro e microdinamica. Ogni salto di livello si profila efficace e anche veloce nel suo presentarsi. Bohemian Rhapsody (The Original Soundtrack) è un doppio vinile che mi ha regalato tempo fa mia figlia. Lo cito nella mia prova perché si tratta di un'incisione apprezzabilissima, vivace e scintillante, anche se questa musica non è esattamente nelle mie corde, come tutta la produzione del famoso gruppo Rock britannico. Notevole la carrellata di successi che contiene, splendidamente riprodotti dall'impianto allestito per l'occasione. È vero che la sua stoffa timbrica si rivela sempre piena e morbida, ma è un corpo che viene espresso con energia, buona velocità e lontano da mollezze di sorta. Insomma, il nerbo necessario per godere della musica Rock c'è.
Ben si conciliano le caratteristiche di musicalità del Quality Audio con quelle della Goldring E3 Violet, ne ho contezza ascoltando Emile Jacotey degli Ange, un gruppo francese di Rock Progressivo formato nel 1969 dai fratelli Francis e Christian Décamps. Raffinato e creativo, soprattutto nella prima parte della sua attività, non ha conosciuto una grande notorietà. Comprai questo LP da ragazzo, più che altro attirato dall'inquietante immagine di copertina. Portato a casa e ascoltato con il mio coordinato Pioneer dell'epoca, scoprii un'arte di grande originalità, molto diversa dall'analoga produzione di quel periodo, una sorta di singolare fusione tra lo spirito francese e le istanze Rock anglosassoni. Dal punto di vista dell'incisione, trovai una rappresentazione piuttosto aggressiva, energica e dal colore abbastanza virato verso le frequenze medio-alte. Tutte caratteristiche che ritrovo oggi, intonse. Un album che non esiterei a definire mesmerico. Uno degli album (doppio) della mia collezione cui tengo di più in assoluto è "tusk", dodicesimo lavoro del gruppo Fleetwood Mac, pubblicato nel 1979, campione di un Soft Rock poetico e sognante, con la splendida voce dell'affascinante Stevie Nicks e le delicatissime pennate della chitarra di Lindsey Buckingham. E qui è proprio una soffusa garbatezza quella che la fa da padrone. Sono brani spesso di grande ispirazione, con la punta di diamante di "Sara", incantevole, liricissima, magnificamente cantata da Stevie Nicks.
La riproduzione si avvantaggia del lato "lunare" di questo magico impianto, terreno quanto si vuole, caldo e florido, ma anche in grado di spiccare il volo disegnando atmosfere terse, luminose, che sembrano rimanere sospese nell'aria. Sara è un brano che fa il paio con Storms, un'altra "ballad" di rara intensità. Stephanie Lynn Nicks è ammirata per il suo stile mistico, per un timbro vocale inconfondibile e per i testi poetici delle sue canzoni, tanto da essere stata inserita nella lista dei "100 Migliori Cantanti di tutti i tempi" e in quella dei "100 più grandi compositori di canzoni di tutti i tempi". Nel triplo album di Frank Zappa "Shut Up'n Play Yer Guitar" dominano le sonorità della chitarra suonata dal genio di Baltimora. Tutte le tracce riportano esclusivamente brani strumentali di chitarra elettrica, assoli improvvisati per lo più suonati dal vivo, con un'ampia partecipazione di musicisti di supporto. Cofanetto di grande valore artistico, contiene tre LP che furono all'inizio pubblicati individualmente e venduti solo per corrispondenza negli Stati Uniti. In seguito le registrazioni furono ristampate come cofanetto triplo, nel 1982, e distribuite dalla CBS Records in Europa. Una curiosità: la traccia finale, "Canard du Jour", reca un duetto con Frank Zappa al bouzouki elettrico e Jean-Luc Ponty al violino baritono, risalente a una sessione in studio del 1972. Forti sensazioni ho ricevuto dall'ascolto di questo triplo LP, a cominciare da una gamma media di eccellente caratura, fondamentale nella restituzione di una chitarra elettrica che riesce a ritagliarsi uno spazio di ampio respiro.
Impagabile l'impressione di avere lo strumento lì, a pochi metri, che ti pare quasi di toccare per quanto è vivo e materico. I Jethro Tull con "Songs from the wood" concludono quest'ampia parentesi "Progressive" con un sound ricco di bellezza timbrica e inventiva, sgorgato dalla genialità di Jan Anderson e del suo mitico gruppo. Un peana al rispetto per la natura: "Let me show you how the garden grows" (Lascia che ti mostri come cresce il giardino", dove si muovono figure come Jack in the Green, attinta dal folklore inglese e associata a riti di fertilità come responsabile del rifiorire degli alberi e della natura dopo il periodo invernale. La "medievale" Velvet Green narra di un giovane uomo innamorato che chiede alla sua amata di uscire con lui. La ricchezza di questo disco si esprime anche nella complessità della strumentazione, nella sua varietà timbrica, con voce, flauto, chitarra acustica, mandolino, tin whistle, liuto, pianoforte, organo, tastiere, batteria, marimba, glockenspiel, campane, naker, tabor, basso e organo. Un vero test di caratterizzazione armonica, superato brillantemente dal nostro Supermotor. Solo due le incisioni di musica classica prese in considerazione, rapito come sono stato dalla fascinazione del Progressive. Parliamo di Ludwig van Beethoven - Piano Sonatas N. 31 e N. 32, con Wilhelm Kempff al pianoforte e Gustav Mahler - 5 Symphonie - Kindertotenlieder, con Christa Ludwig ed Herbert von Karajan alla testa dei Berliner Philharmoniker.
Due esempi di suono tipicamente Deutsche Grammophon anni '60 e '70, piuttosto compresso, complessivamente di non eccezionale resa. Ciononostante, questi due lavori si fanno entrambi ammirare per la straordinaria qualità artistica. Questa prova d'ascolto, ve ne sarete accorti, l'ho concepita come un commovente viaggio nel passato, dove ho creduto di cogliere al massimo grado quella sensazione di spessore musicale, di materia che si fa suono che può ancora oggi donare il vinile. Se ho dato l'impressione di aver avuto a che fare con qualcosa di "vecchio", me ne scuso. Le cose sono in realtà ben diverse: il Quality Audio Supermotor è un oggetto del tutto moderno, accurato, dalle ottime prestazioni soniche e strumentali. Può essere utilizzato con piena soddisfazione con qualsiasi testina e senza alcun problema anche in catene di pregio. In HiFi bisogna saper distinguere tra nostalgia e concretezza, senza togliere il valore speciale che rispettivamente hanno questi due elementi. Alla Quality Audio di Ernesto Villani va l'indubbio merito di aver saputo creare un oggetto teso a esaltare le migliori qualità di una testina MM o di una MC ad alta uscita.
Alfredo Di Pietro
Dicembre 2023