Cerca English (United States)  Italiano (Italia) Deutsch (Deutschland)  Español (España) Čeština (Česká Republika)
giovedì 21 novembre 2024 ..:: Milano Hi-Fidelity Primavera 2023 - Parte Prima ::..   Login
Navigazione Sito

 Milano Hi-Fidelity Primavera 2023 - Parte Prima Riduci

 

 

INTRO

 

Nella tradizionale foto d'apertura, quella che riprende l'ingresso del Melià Hotel di Milano, appare casualmente una Porsche 911 Carrera 4S, una supercar dal prezzo superiore ai 150.000 euro. Non si pensi a una cosa fatta apposta per richiamare alla mente del lettore l'idea di oggetti esclusivi, estremamente costosi, che pure all'interno della mostra c'erano. In realtà la sua ripresa è stata del tutto accidentale, avrei potuto ritornare in un secondo tempo e scattare una foto diversa, ma non ho voluto perché da questa ho preso la palla al balzo per citare una questione ormai vecchia come il cucco: i costi esosi dell'Hi-End e la colpevole "disattenzione" al vastissimo mondo dell'alta fedeltà in tutte le sue espressioni. Si può andare in giro con un'autovettura prestigiosa oppure con un'utilitaria da poche migliaia di euro, la funzione assolta è la stessa, anche se le condizioni di viaggio cambiano, è vero, radicalmente. Bisogna quindi dare a Cesare quello che è di Cesare, ribadendo che un impianto Hi-End (ma che lo sia per davvero...) è in grado di trattare la materia sonora in un modo incomparabilmente più performante rispetto a un'impiantino da poche centinaia di euro. Questo va da sé, ma il punto è un altro. Diciamoci fuori dai denti, facendo appello a quel sentimento di sincerità che è in noi, che un po' di sana o insana invidia verso chi ha delle disponibilità economiche di gran lunga superiori alle nostre ci può essere, altra cosa è che tale atteggiamento trovi un'estensione sociale tale da diventare una sorta di abito mentale, così da screditare quella che possiamo considerare una vera e propria arte, con una sua storia e una sua evoluzione.

Quando ho iniziato a frequentare il mondo dell'HiFi ero un ragazzino, parliamo dei primi anni '70, allora c'era una bella differenza tra un oggetto economico e uno molto costoso, al netto da alcuni ammazzagiganti (pochissimi) che popolavano la scena, uno per tutti l'amplificatore integrato NAD 3020, che posseggo. Oggi le condizioni sono cambiate, a causa dell'evoluzione tecnologica si è verificata una sensibile riduzione della forbice tra apparecchi costosi ed economici. Attualmente esistono dei chip dalle prestazioni elevatissime, messi magari dentro un DAC/Amplificatore per cuffia come quello che ho recentemente recensito, un EarMen Angel, il quale mi ha colpito per la sua qualità sonora. In buona sostanza, l'invito rivolto agli amici audiofili è di considerare la questione in modo equilibrato, sicuri che ognuno riuscirà a trovare qualcosa di adeguato per le proprie tasche e potrà comunque godere di un buon suono. Tra gli esempi di oggetti agli antipodi presentati a questo Milano Hi-Fidelity, i primi che mi vengono in mente nel campo dei diffusori sono i Dali Kore (80.000 euro), dimostrati nella Torre Gioia - HiFi Di Prinzio, JBL Everest DD67000 (105.000 euro) nell'amplissima Torre Velasca 1 de Il centro della musica e le Klipsch Jubilee (90.000 euro) che suonavano da Pieffe Elettronica - Torre Velasca 3. A fronte di questi colossi della diffusione sonora c'erano tanti piccoli monitor dalle valide prestazioni, presenti in diverse sale. Parlo dei Fyne Audio F301 (399 euro), in esposizione nella Suite 457 dell'azienda Progetto Import, degli Jamo S7-15B (449 euro) presentati nella Exhibo - Torre Libeskind e l'interessante Kit per coppia di diffusori "Brezza" di Mike Borghese Audio (Axiomedia Bosco - Verticale 2) dal costo di soli 165,99 euro, per chi desidera una spesa ridotta all'osso e delle convincenti prestazioni sonore.

Tutti i prezzi s'intendono la coppia. Un analogo ragionamento si può ovviamente fare per qualsiasi altra tipologia d'oggetto, amplificatore, streamer, giradischi o altro che sia. Il bello è che fra questi due estremi esistono un'infinità di oggetti dove ogni appassionato potrà certamente trovare ciò che fa per lui. Non dico nulla di nuovo nell'affermare che l'Hi-Fidelity, milanese e romano, dell'intraprendente Stefano Zaini è la mostra audio più importante che ci sia nel nostro Paese. Ma oggi la sensazione a pelle che tale sia si è intensificata sino a diventare lampante, per l'eleganza del luogo, per l'importanza dei marchi e operatori presenti, per la folta partecipazione del pubblico. Ritornano le mitiche presentazioni musicali di Marco Cicogna, redattore di Audioreview, che nella Torre Galfa 2 ha regalato al pubblico una carrellata di bellissima musica, riprodotta da un impianto Hi-End, spiegata con quella dovizia di particolari che solo può avere un assiduo frequentatore delle sale da concerto e un attento conoscitore delle migliori etichette discografiche a livello mondiale. E ritorno anch'io sul luogo del delitto con il mio reportage, con qualche annetto in più sulle spalle ma con immutato entusiasmo per un mondo che mi appartiene da una vita e che sento sempre più "mio": la musica e l'alta fedeltà. Alcuni hanno ironizzato sulla pignoleria che metto nei miei report, sul non tralasciare assolutamente nulla di quanto dimostrato ed esposto, financo gli accessori, ritenendolo quasi maniacale. Sono giudizi che ascolto ma che non influiscono minimamente sul mio modo di concepire un resoconto, né mai lo faranno, poiché questo è improntato sulla massima completezza.

Un'altra novità riguarda la logistica: le Suite traslocano dal primo al quarto piano, una mossa che ritengo azzeccata perché conferisce maggior rilievo e visibilità a questi piccoli ambienti. Un graditissimo incontro presso lo spazio espositivo della Zecchini Editore: il grande pianista salentino Francesco Libetta, uno dei maggiori strumentisti al mondo. Chi ha un minimo di contezza del panorama pianistico sa di cosa parlo. Un incontro che simbolizza la mia affezione per i due ambiti della musica e dell'HiFi, i quali dovrebbero vedersi riconosciuto dagli appassionati uno stretto legame, anche se non sempre questo avviene.

Buona passeggiata a chi vorrà visitare il mio report!

 

Da sinistra: Tony Pedalino, Dario Cantarella (Il tempio esoterico) e Stefano Consoli (Consound)

 

 

PIANO +4

 

 

 

AUDIO NOTE UK - SUITE 450

Lo storico marchio Audio Note UK, sito nel Sussex occidentale, con quest'impianto avrà certamente soddisfatto l'appassionato amante del suono vecchio stile, se questa definizione può avere un senso. La sua stoffa sonora ha sembrato privilegiare il calore e la generosità su altri parametri del suono. Era composto interamente da componenti Audio Note: giradischi TT-One Deluxe con testina MM IQ III, lettore digitale CD 4.1x, amplificatore integrato valvolare Meishu Phono 300B Tonmeister Silver e diffusori AN-E/SPe HE.

Elettroniche e sorgenti.

Giradischi TT-One Deluxe con testina MM IQ III.
Questa soluzione analogica è composta da un giradischi con trazione a cinghia, sottotelaio sospeso a tre punti e piatto in acrilico. Il motore a 24 poli e alta coppia è montato su un gruppo antivibrante. Il plinto è in un bel multistrato di betulla russo. Il braccio, venduto separatamente, è un Arm One in alluminio anodizzato nero, mentre la IQ III è una magnete mobile dalla struttura piuttosto sofisticata: corpo rigido e leggero in Pocon, le bobine interne sono realizzate con filo di rame estremamente sottile, mentre il cantilever è in titanio anziché nel più comune alluminio.

Diffusore Audio Note AN-E/SPe HE.
La serie di diffusori AN-E è composta da vari modelli, ben diciassette. Quello presentato alla mostra milanese montava un tweeter da 1" e un woofer da 8" dotato di bobina mobile in argento. Molto alta la sensibilità dichiarata, ben 97,5 dB/2,83 V/m, tale da renderlo pilotabile con valvolari di bassa potenza, proprio come il Meishu, che di Watt ne eroga circa 8 su entrambi i carichi di 4 e 8 Ohm.

L'interno del Meishu (trafitto da un raggio di sole).

 

 

AUDIOGRAFFITI - SUITE 462

La Audio Graffiti non è certo l'ultima arrivata, ma un'azienda di comprovata serietà e competenza nata negli anni '80 dalla passione di Sergio Pozzi per l'alta fedeltà. Nella sua struttura sita nel paese di Pandino, alle porte di Milano, offre al pubblico una vasta gamma di prodotti selezionati tra i migliori al mondo, ascoltabili in cinque diverse sale con differenti tipologie di ambiente, così da simulare quello del cliente. Alla kermesse milanese presentava il sistema Kii Audio Three con Kii Control. Gli altri componenti erano il lettore di rete Str@mbo, con piattaforma Roon inclusa e alimentatore dedicato, e il condizionatore/distributore di rete Nuprime Pure AC-4.

Le elettroniche.

Diffusore Kii Audio Three.
È un sistema monitor attivo piuttosto complesso, dotato di funzionalità DSP per l'ottimizzazione acustica in ambiente. È equipaggiato con quattro woofer da 16 cm, 1 midrange da 12,7 cm e 1 tweeter da 2,54 cm caricato con guida d'onda, tutti pilotati singolarmente tramite amplificazione da 6 x 250 W RMS Ncore completamente personalizzata. La risposta in frequenza dichiarata va da 30 Hz a 25 kHz (entro +/- 0,5 dB).

Il retro del Kii Three con i due woofer da 16 cm.

Il Kii Control è una specie di "joystick" tramite il quale si puo gestire il diffusore Kii Three. Tutti gli ingressi si trovano sul pannello posteriore e possono essere attivati con i pulsanti a sfioramento posizionati intorno alla manopola del volume. Si collega al diffusore con un cavo CAT6 alimentato tramite la connessione, per cui non ne è necessaria alcuna aggiuntiva. Il Kii Control consente la regolazione del volume, senza perdite all'interno del DSP, mediante una grande manopola che offre anche le funzioni "mute", "dim", accensione/spegnimento e standby. Un pulsante dedicato fornisce l'accesso diretto a un massimo di sei preimpostazioni definibili dall'utente.

Tre oggetti Atoll in sola esposizione statica.
Da sinistra: lettore di rete ST300 Signature, lettore di rete MS120 e lettore di rete/DAC/amplificatore integrato ​SDA300 Signature.

 

 

AUDIOPLUS HIEND - SUITE 464

In quest'edizione del Milano Hi-Fidelity alla nota azienda di San Benedetto del Tronto era dedicata la Suite 464 e non una grande sala come nelle precedenti edizioni. Tuttavia, se lo spazio era limitato non certamente lo era il censo degli oggetti presentati e la qualità del suono, come sempre ottima. L'impianto era composto dal sontuoso giradischi TechDAS Air Force III, preamplificatore Phono Allnic H-7000V, amplificatore integrato Soulution 330, lettore digitale Soulution 541 e amplificatore integrato stereo ibrido Absolare. Accanto a cotanto setup due piccoli sistemi da stand: i Marten Parker Duo e i Kroma Mimì Extreme. Due diffusori dalle personalità diverse che si sono fatti valere nelle prove d'ascolto.

Amplificatore integrato stereo ibrido Absolare.
Elettronica di estrema raffinatezza, è equipaggiata con due valvole 12AU7/ECC82 nella sezione preamplificatrice ed eroga la notevole potenza di 200 Watt su 4 Ohm e 150 Watt su 8 Ohm.

Diffusore Marten Parker Duo.
Non meno ben suonante del Kroma, monta un tweeter in pura ceramica da 1" (aggiornabile al Diamond), un mid-woofer anch'esso in ceramica da 7,5" e un radiatore passivo in alluminio da 9" posto sul retro.

Diffusore Kroma Mimì Extreme.
Partorito dalla mente dell'ingegner Javier Millan (che dev'essere sicuramente un appassionato di musica lirica), usa la robotica per la fattura del cabinet, mentre i pezzi essenziali sono fatti a mano da artigiani liutai. Il mobile è interamente in Krion, un materiale non conduttivo e non magnetico che si distingue per l'elevata massa e l'assenza di risonanze. Particolare è il suo mid-woofer da 6,5" Purifi con cono proprietario, dotato di sospensione esterna definita "Negligible Force Factor Modulation and Surround Radiation Distortion". Una tecnologia che consente di rendere trascurabile la modulazione del fattore di forza e la distorsione provocata dall'emissione della sospensione stessa.

 

 

BRIANZA AUDIO LAB - SUITE 465

La Brianza Audio Lab è un'azienda lombarda, produttrice di diffusori e amplificazioni, che stimo molto. I suoi sistemi a sospensione pneumatica si rifanno, rievocando quel tipo di suono, ai gloriosi diffusori degli anni '60 e '70, Acoustic Research in testa. Ma non si tratta di nostalgia, o almeno non solo, visto l'eccellente comportamento dei Classic Monitor Black Motor Le. presenti in sala, coadiuvati dal lettore di rete Lumin D2, giradischi Teksonor Disco Pro DK 902 e dall'accoppiata Microsound Technology XSP 11 e SMA-10, rispettivamente preamplificatore e amplificatori finali di potenza mono.

Giradischi Teksonor Disco Pro DK 902.

Il Lumin D2, posto sopra il preamplificatore XSP 11.

Diffusore Brianza Audio Lab Classic Monitor Black Motor Le.
Si tratta di un'edizione delle Classic Monitor caratterizzata da una nuova livrea, ispirata al mondo dei motori e della decorazione delle automobili più prestigiose (il cosiddetto wrapping). La viteria zincata (o in tinta Ergal anodizzato a scelta) conferisce al tweeter Satori l'aspetto di un "fuel tank cap" in stile corsa. Perché Black Motor? Per il fatto che in questo modello il crossover è realizzato con condensatori ClarityCap ESA etichetta nera, induttanze in rame puro OFC e resistori antinduttive e anche perché viene completamente smorzato con una speciale resina nera. La componentistica è selezionata, Point-to-Point le saldature, mentre la morsettiera può essere singola o doppia con connettori placati in oro o SpeakON Neutrik. Il pannello frontale con la finitura a rilievo contribuisce a eliminare i fenomeni diffrattivi.

Il Classic monitor Black Motor L.e. viene fornito con stand dedicati neri e dotati di sistema punte-contropunte regolabili, per un perfetto allineamento su ogni tipo di superficie. Nel corso della due giorni milanese il polistrumentista e musicologo Enrico Merlin ha tenuto otto illuminanti relazioni su diversi argomenti, chiamata "8 Passi nella Terra dei Suoni". Io ho assistito alla settima, dedicata al mitico gruppo dei Beatles, dove con un'approfondita analisi Merlin ha rivelato al pubblico l'aspetto rivoluzionario e sperimentale della loro musica.

Amplificatore integrato stereo bilanciato Electrocompaniet ECL 8.

 

 

CINEMA E SOUND - SUITE 449

Da Casalnuovo di Napoli proviene Cinema e Sound, realtà che non conoscevo, dedita all'elettronica di alta qualità e alle installazioni personalizzate. Nelle sua sede dispone di ampi spazi per l'esposizione e la dimostrazione dei prodotti che tratta. È possibile organizzare su appuntamento qualsiasi tipo di seduta personalizzata, durante la quale si è assistiti da personale qualificato. Cinema e Sound progetta sale cinema, sale due canali e ambienti living.

L'impianto in dimostrazione era formato dall'amplificatore integrato stereo True Life Audio TSI-300, DAC Lampizator Horizon, Music Server/Streamer Aeon 432 EVO, diffusori Gershman Acoustics Grand Avant Garde, distributore di rete Lampizator Kraftwerk 8 e cavi Omega Audio Concept DNA. Convincente ed equilibrata la prestazione sonica sfoderata.

Le elettroniche.

Diffusori Gershman Acoustics Grand Avant Garde.
Non si può dire che la livrea di questo sistema sia carente di originalità, segno di un attento studio compiuto sull'estetica. Le sue specifiche tecniche individuano un sistema a tre vie dinamico, munito di un woofer da 8" con bobina mobile duale in alluminio, midrange in fibra di carbonio da 5,25" e tweeter da 1" a cupola morbida. Di 87 dB/2,83 V/m la sensibilità media dichiarata.

 

 

CONSOUND - SUITE 461

Nella Suite 461 la Consound e Il tempio esoterico erano gemellate, per la gioia delle orecchie e degli occhi dei visitatori. Alloggiate in un bel mobile Solid Tech c'erano le elettroniche dell'impianto in dimostrazione, parliamo del lettore di rete Lumin D3, Music Streamer Matrix Audio Element M2, amplificatore integrato stereo valvolare EAR Yoshino 834. Diffusori i suggestivi KLH Model Five.

Le elettroniche.

Music Streamer Matrix Audio Element M2.
Parliamo in buona sostanza di una sorgente audio multifunzionale, in grado di riprodurre file musicali locali o da streaming online. Ha varie porte digitali d'ingresso, tra cui TOSLink, coassiale, IIS-LVDS, USB e HDMI ARC. Può fungere da sorgente musicale autonoma ad alta risoluzione, pilotando direttamente una cuffia oppure in collegamento ad amplificatori di potenza o altoparlanti attivi. Supporta anche Roon Ready, UPnP e AirPlay. Con l'app MA Remote di Matrix Audio si possono configurare i dispositivi che si posseggono, sfogliare e riprodurre file musicali.

Diffusore KLH Model Five.
A un'occhiata superficiale parrebbe proprio, per la livrea e le dimensioni, una gloriosa AR-3a, ma a una visione più attenta non può sfuggire la targhetta KLH sulla griglia di protezione. Rimossa questa, l'arcano è definitivamente svelato. Siamo in presenza di un sistema a tre vie del tutto moderno ma d'ispirazione vintage. Caricato a sospensione pneumatica, è dotato di controllo del bilanciamento acustico a tre posizioni (LO/MID/HI) per l'adattamento all'acustica ambientale. Il cestello di midrange e woofer è in alluminio pressofuso non risonante, così come la flangia del tweeter.

I mobili KLH utilizzano MDF da ¾" strutturalmente rinforzato, mentre la rete crossover impiega tredici componenti, induttori con nucleo in ferro e condensatori in Mylar di alta qualità. La base dedicata rialza e inclina di 5° il diffusore, è realizzata in acciaio verniciato a polvere ed è inclusa con l'acquisto dell'altoparlante. La griglia, infine, è tenuta in sede con calamite. Di ben dieci anni la garanzia.

Diffusori Acoustic Energy AE100².

Amplificatore valvolare Tsakiridis Devices Hermes.

Un magnifico giradischi Oracle Delphi MKVI Classic.
Vanto del prestigioso marchio canadese, quest'aggiornamento segue il concetto globale di un modello giunto ormai al suo 35° anno, cioè la guerra dichiarata alle nocive microvibrazioni. Queste possono essere introdotte sia dall'interno che dall'esterno.

Diffusori Falcon Acoustic LS3/5a.
Uno dei tanti modelli prodotti sotto licenza della British Broadcasting Corporation e costruito in accordo con le sue specifiche. È un sistema che sorprende per la capacità di apparire più grande di quello che è, per l'abilità a svincolarsi dalle sue dimensioni fisiche. Assemblato a mano da Falcon a Oxford, in Inghilterra, è l'unico LS3/5a in produzione che replica fedelmente il progetto originale BBC del 1976. È il risultato di quasi due anni di sviluppo, gli altoparlanti sono il woofer Falcon B110 e il tweeter Falcon T27, entrambi progettati da Malcolm Jones.

Il corpulento amplificatore finale di potenza Usher Reference 1.5.
È stato progettato con l'intento di pilotare qualsiasi diffusore, producendo una qualità del suono calda, "valvolare". Impiega transistor bipolari ad alta potenza progettati da Motorola, il suo massiccio trasformatore di alimentazione CA ha un sistema di filtraggio ad alta capacità. Tra le altre caratteristiche citiamo l'utilizzo di amplificatori operazionali Burr Brown OPA2134P Sound Plus.

Amplificatore integrato stereo a valvole EAR Yoshino V12.

Una coppia di diffusori Usher SD-500 accanto a un correntoso amplificatore finale di potenza Plinius RA-150 Reference.

Il caro amico Tony Pedalino de Il tempio esoterico mostra un Matrix Audio X-Sabre3, eccellente DAC/lettore di rete dotato di vari ingressi digitali, tra cui TOSLink, coassiale, IIS-LVDS e USB. Pensato anche per la musica in streaming ad alta risoluzione, integra un lettore di rete e un DAC. È possibile configurare facilmente i dispositivi collegati, sfogliare e riprodurre file musicali tramite l'app MA Remote, completamente proprietaria Matrix Audio.

 

Alfredo Di Pietro

 

Segue alla Parte Seconda...


 Stampa   
Copyright (c) 2000-2006   Condizioni d'Uso  Dichiarazione per la Privacy
DotNetNuke® is copyright 2002-2024 by DotNetNuke Corporation