DONZELLI HI-FI - AUDEL - SUITE 104
Nella Suite 104 due realtà del panorama Audio riunite in un'interessante dimostrazione. Erano Donzelli Hi-Fi e Audel, la prima è presente nel mondo dell'alta fedeltà dal 1965 mentre la seconda è un'azienda che progetta e produce diffusori, un binomio più stretto di quanto si possa pensare, visto che Donzelli tratta direttamente la Audel. La catena suonante era formata dalla sorgente digitale PC/DAC M2Tech Evo DAC 3, amplificatore integrato stereo valvolare Line Magnetic LM-216IA, amplificatore integrato stereo valvolare Line Magnetic LM-34IA e i diffusori Audel U-Basik 5/8. Cavi AntiNoise serie 7.
Le elettroniche.
Convertitore D/A M2Tech Evo DAC 3.
Un'importante novità annunciata dal dinamico Marco Manunta, che ultimamente ha creato un nuovo brand dal nome Manunta by M2Tech, costola della M2Tech, che ha l'intento di vendere i prodotti direttamente al pubblico attraverso il suo sito o qualche negoziante che sia interessato. Sono oggetti dal prezzo molto conveniente, anche se mantengono tutta la qualità tipica del marchio. Il DAC presentato ha l'interessante particolarità d'includere la tecnologia MQA, idonea per la riproduzione di file e flussi audio MQA, offrendo il suono della registrazione master originale. Marco Manunta crede in questo tipo di formato, tanto che tutti i suoi DAC lo implementeranno. L'Evo DAC 3 processa sia file PCM (da 44,1 kHz a 768 kHz e da 16 a 32 bit) che DSD (nativo da 64x a 512x e DoP da 64x a 256x).
Diffusore Audel U-Basik 5/8.
Non si può certo accusare di banalità questo progetto, attentamente studiato da Walter Carzan e il suo gruppo di lavoro. In collaborazione con la Danese Sb Acoustics, è stato selezionato un woofer da 5" con cestello in alluminio di elevato spessore, al fine di ottimizzarne la resistenza e la rigidità, dotato di una bobina in fibra di vetro non conduttiva. Per le alte frequenze c'è un tweeter da 29 mm con flangia in alluminio. Il crossover è del primo ordine, nella più rigida tradizione Audel, e garantisce affinità timbrica con i modelli più costosi del catalogo.
Una coppia di Audel U-Basik 5/8.
Lo spaccato è significativo della tecnologia IRS evo (Internal Ribs System), sistema di assemblaggio a "costole" che garantisce un irrigidimento meccanico di qualità superiore, in quanto lo spessore alternato funge da controventamento. I canali risultanti vengono utilizzati per un inserimento "ragionato" del materiale fonoassorbente, così da scongiurare la formazione di onde stazionarie all'interno del cabinet. Gli altoparlanti sono montati su un pannello di multistrato dello spessore di 30 mm. La separazione dei due blocchi, poi fissati con viti e distanziati con una lamina di HPL, garantisce ulteriore stabilità nel tempo da parte del multistrato di betulla.
EARMEN - SUITE 120
L'EarMen, marchio statunitense che sinora ignoravo, si propone l'obiettivo di offrire un'esperienza audio della massima qualità, garantendo la libertà di godersi la musica senza limitazioni. Oggi offre al cliente un'importante scelta di amplificatori per cuffia (da tavolo e portatili), Network Music Streamer e DAC. Ideato da Milomir "Miki" Trosic, fondatore della consociata Auris Audio, il marchio EarMen ne porta avanti l'eredità del suono. Tuttavia, a differenza della Auris, questo progetta anche oggetti dedicati all'Audio portatile, ovverosia di dimensioni tascabili. Sul tavolo, da sinistra, vediamo il giradischi Auris Bayadere 3, una "torretta" costituita da oggetti EarMen sovrapposti: dall'alto, CH-Amp, Tradutto, Staccato, PSU-3, rispettivamente un amplificatore/preamplificatore per cuffia da tavolo totalmente bilanciato (la PSU-3 è la sua unità di alimentazione), convertitore D/A e lettore di rete. A destra troviamo invece un Auris Phonio, preamplificatore Phono MM/MC. Ai lati del tavolo c'erano i diffusori isodinamici attivi Flag L della Fonica International, già incontrati dalla Pieffe Elettronica.
L'elettronica di controllo dell'Auris Bayadere 3.
Le elettroniche EarMen.
Hanno ricevuto l'EISA Award come miglior prodotto 2022-2023 nella loro categoria.
Preamplificatore Phono MM/MC Auris Phonio.
Da sinistra: amplificatore per cuffia Auris Nirvana-IV 10 Anniversary con il suo alimentatore, DAC EarMen Tradutto, cuffia Meze Empyrean e amplificatore per cuffia Auris HA-2 SE+ 10 Anniversary.
Amplificatore valvolare per cuffia Auris Nirvana-IV 10 Anniversary.
Di dimensioni standard per un oggetto da tavolo, è un Single-Ended che eroga 6,5 Watt in pura Classe A per canale. Consente di pilotare un'ampia gamma di cuffie, dalle facili dinamiche alle magnetiche planari. Utilizza valvole EL34.
Amplificatore a valvole per cuffia Auris HA-2 SE+ 10 Anniversary.
Da sinistra, il DAC/amplificatore per cuffia/preamplificatore bilanciato EarMen ST-Amp, di prossimo lancio sul mercato, l'EarMen Angel, un DAC/amplificatore per cuffia/preamplificatore bilanciato e, infine, L'EarMen Colibrì, anch'esso un DAC/amplificatore per cuffia/preamplificatore.
Non replico l'elencazione di queste elettroniche EarMen poiché le ho già citate parlando del tavolo principale.
ESOTERIC PRO AUDIO - SUITE 109
In questa saletta mi sono per qualche tempo soffermato a parlare con Mirko Marogna, titolare della Esoteric Pro Audio, sul sistema presentato e, soprattutto, dei suoi nuovi diffusori Kora.
Il marchio veronese, impostosi sul mercato per la sua dedizione al professionale, ha deciso di rivolgere il suo interesse anche verso l'Hi-Fi domestica. Il sistema presentato embrica quindi le due istanze, con risultati molto interessanti e delle peculiarità che non sono certamente delle più usuali per l'ambito Hi End. Innanzitutto la sorgente digitale, un PC personalmente assemblato da Mirko ma non a catalogo (quindi non in vendita), dove ha implementato quello che ormai è il suo standard, ovvero l'alimentazione ibrida, formata da una parte switching e un'altra lineare fatto. Il PC è interamente "cableless" sul percorso dati poiché monta memorie NVME a bordo della scheda madre e una PCI e LYNX come uscita digitale AES EBU. Il lettore è un PAP. Il sistema è interamente Esoteric Pro Audio, cavi compresi, mentre le elettroniche montano tutte schede proprietarie, non cose commerciali inserite in una scatola.
Elettroniche e sorgente.
Nella catena elettronica è stato inserito un Audio Manager Fibonacci con ingressi digitali e uscite analogiche, questo assume varie funzioni andando a sostituire sia il DAC che il preamplificatore e il crossover, quest'ultimo solitamente passivo e posto all'interno dei diffusori. Ha anche funzioni di allineamento ambientale, così da rendere possibile l'inserimento di un diffusore in qualsiasi locale. Tale oggetto monta dei convertitori di altissima qualità, i quali forniscono una risoluzione e una gamma dinamica di prim'ordine. Un clock OCXO estremamente preciso completa il quadro. In vista della multiamplificazione (il diffusore Kora è nato per questa configurazione), sono stati utilizzati tre finali di potenza Caravaggio per ogni canale, necessari per poter pilotare tutte le vie dei diffusori. I Caravaggio esistono nel modello stereo da 700 Watt per canale su 4 Ohm e mono da 1400 Watt su 8 Ohm, è dunque possibile usarne 3 stereo o 6 mono. Nella catena dimostrata la configurazione era mista, cioè due finali mono a gestire la prima via e due stereo per la seconda e la terza. Sono amplificatori in Classe D ibridi, adoperano alimentatori sia switching che lineari, cablati al loro interno con conduttori in rame e/o argento monocristallini isolati in Teflon.
Diffusore Esoteric Pro Audio Kora.
Eccola la grande novità del marchio: un tre vie con caricamento misto, in cui la prima è tagliata molto in basso e inserita in un volume a cassa chiusa, con il woofer che emette verso il basso. La seconda è costituita da un largabanda a emissione dipolare con caricamento frontale a tromba asimmetrica. Questo trasduttore gestisce la maggior parte della banda audio. In ultimo c'è un driver a compressione con gola da 1" caricato a tromba per le frequenze più alte. Il Kora è privo di crossover, quindi necessita della multiamplificazione attiva, tecnica indispensabile per ottenere i risultati ai quali il progettista ambisce. Le mie impressioni d'ascolto sono state molto positive. Ho riconosciuto nella gamma media un'ottima presenza, coerenza ed un'estrema ricchezza d'informazioni, una alta di pari livello, perfettamente bilanciata tonalmente alla centrale. Per la bassa c'è da fare un discorso a parte perché, a causa di un'acustica ambientale che definire precaria è un eufemismo, non era valutabile con la giusta attendibilità. Non ho comunque dubbi circa le sue prestazioni, in considerazione della serietà e abilità del progettista.
Gli altoparlanti della seconda e terza via del Kora.
LAHÒ - SUITE 108
La bergamasca Lahò presentava una catena così composta: PC con scheda RME, lettore di file PAP, DAC MSB Discrete, amplificatore finale di potenza stereo a valvole VAC Signature 200, diffusori Lahò BadGirl da piedistallo con modulo bassi BadBoy attivo (posto dietro il diffusore destro). I cavi erano Ecosse. L'operatore ha dichiarato che, quando la temperatura della sala saliva troppo, veniva alternato al VAC il finale a transistor Graaf GM400. Completava l'impianto il condizionatore di rete "Illegal Power".
Le elettroniche.
Diffusore Lahò BadGirl.
Sistema a due vie da supporto con woofer da 6" a lunga escursione e tweeter a compressione con diaframma in alluminio. Nel crossover viene adoperata componentistica Jantzen e Clarity Cap. Risposta in frequenza da 50 Hz a 25.000 Hz e sensibilità dichiarata di 93 dB/2,83 V/m.
Diffusore Lahò Oxygen.
Vagamente somigliante ai diffusori B&W della Serie 800, è un sistema a quattro vie/quattro altoparlanti piuttosto complesso, equipaggiato con un woofer da 10" caricato in DWTWS, un midrange da 2" e un tweeter da 1", entrambi a compressione e caricati a tromba. Integra un performante modulo bassi, con un woofer da 12" a lunga escursione pilotato da un amplificatore Hypex da 700 Watt RMS.
STUDIO MAJANDI - MICROSOUND TECHNOLOGY - REVOXMANIA - SUITE 105
Tre realtà di spicco del panorama Audio erano riunite nelle Suite 105 e 107. Anche qui, come in altre occasioni, è difficile condensare nelle poche righe di una didascalia la loro storia, obiettivi e produzione. Conosco l'amico Gianpiero Majandi da molti anni, con il suo Studio porta avanti da lungo tempo un approfondito discorso sull'acustica ambientale, acustica per l'edilizia, acustica architettonica, bonifica rumore e vibrazioni ed elettroacustica. Grande appassionato di alta fedeltà, progetta e costruisce degli ottimi sistemi di altoparlanti. Anche Carlo Colombo è un caro amico, conosciuto abbastanza di recente, geniale progettista elettronico e titolare della Microsound Technology, azienda lombarda che opera nel campo delle amplificazioni con eccellenti risultati. Sono legato da amicizia pure con Luca Maria Olgiati, grande conoscitore dei "Reel-to-Reel" Revox. Personaggio eclettico, laureato in Lettere e Filosofia con specializzazione in Storia della Musica, ingegnere elettronico, ha acquisito una profonda esperienza sia sulle macchine meccaniche (grammofoni e fonografi) sia su quelle elettromeccaniche o elettroniche, con particolare specializzazione nella registrazione magnetica del suono.
Nell'impianto in dimostrazione funzionavano un registratore a bobine Revox A77 MK II (del 1970) equipaggiato con un kit schede audio Revoxmania, sorgente digitale basata su PC, preamplificatore Dual-Mono modulare Microsound Technology XSP 11, amplificatore finale di potenza Microsound Technology Mono SMA-10. I diffusori sono delle torri a buon sviluppo verticale progettate e costruite da Gianpiero Majandi.
Registratore a bobine Revox A77 MK II (1970).
Questo glorioso Reel-to-Reel è stato rivitalizzato nella parte audio da ReVoxmania, in collaborazione con Carlo Colombo. Dopo una lunga e accurata ispezione degli schemi originali, sono stati realizzati dei circuiti nuovi, nel rispetto di quanto fatto all'epoca. Non avendo a disposizione la catena di produzione Revox, sono state seguite delle linee già decise a priori dalla casa madre, delineate con precisione dall'ingegner Guido Besimo, soprattutto per quanto riguarda la risposta in frequenza delle testine. La vera difficoltà è stata quella di comprendere la filosofia progettuale a monte di tali circuiti, più che la realizzazione dei medesimi.
Preamplificatore Dual-Mono modulare Microsound Technology XSP 11.
Ho avuto l'onore di recensirlo nel gennaio di quest'anno. È un preamplificatore dalla straordinaria accuratezza di dettaglio e silenziosità. La regolazione del volume viene effettuata tramite un attenuatore passivo a relè con 128 step di 0,75 dB ciascuno. La configurazione di base prevede tre ingressi AUX di cui uno RCA e due XLR differenziali non sdoppiati. Amplissima la banda passante a -3 dB: 1,8 Hz - 750 kHz. Sono acquistabili separatamente (anche in seguito) le schede opzionali dell'ingresso Phono MC/MM RIAA e di otto ulteriori curve di equalizzazione Phono.
Amplificatore finale di potenza Microsound Technology Mono SMA-10.
Altro oggetto ottimamente suonante del marchio di Misinto. SMA è l'acronimo di Special Mosfet Amplifier. Dei 50 Watt erogati su carico di 8 Ohm e 100 Watt su 4 Ohm, i primi 20 sono in classe A. Una potenza più che sufficiente per far suonare adeguatamente qualsiasi diffusore, anche se "critico".
I pannelli trasparenti e la vista laterale consentono la vista interna dello SMA-10, che appare particolarmente pulita.
OPERLY - SUITE 116
La casa di Düsseldorf Operly produce l'originalissimo diffusore Intelligence III. Si tratta di una giovane azienda tedesca che produce diffusori a tromba basati esclusivamente sulla una ricerca e sviluppo proprietari, utilizzando materiali ultra robusti e tecnologie brevettate al fine di ottenere risultati sonici di rilievo. Nella saletta era pilotato da due amplificatori integrati stereo a tubi, il Tektron Two 300B-i in finitura Black Piano e l'Operly 2A3 Anode Current. Sorgente analogica un vetusto (ma ben suonante) registratore a bobine Studer B62. Non mancava anche una sorgente digitale basata su PC.
Diffusore Operly Intelligence III.
Dalle forme eccentriche, ma giustificate dallo sviluppo delle trombe, questo monovia suonava incredibilmente bene, coerentissimo e timbricamente ineccepibile, con un tocco di trasparente dolcezza raro a trovarsi in altri sistemi. Fa parte della nuova generazione di sistemi "Full-Range" Operly e rappresenta l'incarnazione acustica di una filosofia che predilige il percorso sonoro più breve. Il sistema è costituito da due trombe a collo largo che caricano l'altoparlante sia frontalmente che posteriormente. Il loro profilo è stato calcolato matematicamente. L'Intelligence III è privo di filtro crossover, ciò significa che la distorsione generata dal ritardo di fase, nella gamma dalla prima ottava in su, è completamente assente. La tromba ha un corpo unico, senza giunture, ed è acusticamente neutra, totalmente priva di rumori e vibrazioni superflue. Questo diffusore è realizzato a mano con materiali rari, assenti in ogni sua parte le superfici parallele, allo scopo di eliminare quelle onde stazionarie che potrebbero avere un impatto negativo sul suono.
Elettroniche e sorgenti.
Amplificatore integrato stereo valvolare Tektron Two 300B-i Black Piano.
Amplificatore integrato stereo valvolare Operly 2A3 Anode Current.
Registratore a bobine Studer B62.
PIXEL ENGINEERING - SUITE 106
La Pixel Engineering ha sempre riservato al visitatore degli spazi ricchi di oggetti, novità, e anche nella presente edizione non ha fatto eccezione a questa regola. L'impianto presentato, di fattura squisitamente "Home", era dotato di quel feeling vintage che non poteva non lasciare un segno negli audiofili di una certa età. Era così composto: Omni-Hybrid Wireless Music Streaming Speaker Bluesound Pulse M, amplificatore integrato stereo NAD C 3050LE (fascinoso con i suoi VU meter!) e diffusori PSB Heritage Passif 50th Anniversary.
Amplificatore integrato stereo NAD C 3050LE.
In quest'elettronica della New Acoustic Dimension c'è un forte richiamo alla sua storia passata, con un aspetto che riporta in auge VU meter, i tasti fisici e il telaio in legno. Bisogna dire che anche altri marchi stanno seguendo questa tendenza che strizza l'occhio al vintage, con la sua intramontabile attrattiva. La NAD festeggia dunque i suoi cinquant'anni con un prodotto che riprende il suo fondamento strategico: il massimo rapporto tra prestazioni e prezzo Si tratta di un oggetto in serie limitata, realizzato simbolicamente in 1972 pezzi, esattamente come l'anno di nascita del marchio, di cui solo quaranta riservati all'Italia. Il C 3050LE, oltre alla funzione di amplificazione, assolve anche a quella di lettore di rete, DAC e gestore di piattaforma BluOS.
Omni-Hybrid Wireless Music Streaming Speaker Bluesound Pulse M.
Un nome complicato per descrivere un oggetto che, effettivamente, offre un gran numero di possibilità. Innanzitutto il suo progetto Omni-Hybrid consente l'emissione di un suono avvolgente da quasi tutte le angolazioni. È equipaggiato con un woofer e due tweeter montati a un angolo di 45 gradi l'uno dall'altro. L'amplificatore integra un DSP, la fruizione della musica avviene in modalità Wireless tramite l'app BluOS Controller, adatta per desktop iOS, Android, Kindle Fire, Windows e Mac OS X. Si può controllare anche con il telecomando Bluesound RC1 (opzionale), mentre la funzione AirPlay 2 consente di riprodurre musica o podcast dagli altoparlanti wireless in tutta la casa, il tutto in sincronia.
Diffusore PSB Heritage Passif 50th Anniversary.
In perfetto stile vintage la tela, rimossa la quale scopriamo dei traduttori moderni e performanti. È il modo con cui il marchio canadese ha voluto celebrare il suo 50° anniversario, l'aspetto delle Passif rende omaggio ai modelli Passif I e Passif II di metà anni '70. Il cabinet è impiallacciato in noce, con le griglie in tessuto fissate magneticamente. A prima vista potrebbe sembrare un tre vie, ma così non è in quanto queste sono due. A ingannare è la presenza del radiatore passivo, che configura un carico Bass-Reflex.
Ovviamente moderni sono i suoi altoparlanti. Il woofer da 165 mm e il radiatore passivo da 200 mm hanno una struttura simile (naturalmente nel secondo manca il sistema magnetico), cioè cestello in alluminio, cono in cellulosa e sospensione in gomma. Il tweeter ha la cupola in Titanio, magnete al Neodimio con ferrofluido e un diffrattore meccanico che ottimizza la dispersione. Inoltre, un pannello in feltro (anche questo è un richiamo agli anni '70) circonda il tweeter per smorzare le riflessioni sul baffle frontale. I doppi connettori placcati in oro danno la possibilità di un Bi-amping o Bi-wiring.
Su questo mobile sono riposti, in esposizione statica, al piano superiore (da sinistra) il diffusore Dali Oberon 1. Sul secondo ripiano il Compact Wireless Music Streaming Amplifier Powernode Edge (a sinistra) e il BluOS Streaming Amplifier NAD C 700. Seguono il Digital Music Player NAD M50.2, due diffusori portatili Wireless con Bluetooth 5.0 Dali Katch G2 e una coppia di casse Dali Oberon 3.
Compact Wireless Music Streaming Amplifier Powernode Edge.
Diffusori portatili Wireless Dali Katch G2.
È la seconda versione del piccolo Katch. Alle caratteristiche della prima generazione, il Katch G2 aggiunge una nuova e migliore connessione Bluetooth di tipo 5.0 con range di streaming più ampio e ricezione più stabile, grazie alla integrazione del chip Qualcomm con supporto per aptX, aptX HD e AAC. A prova di un trattamento senza riguardo è il robusto telaio in alluminio estruso e ABS di 47 mm di spessore. Per ognuna delle due facciate c'è un tweeter 21 mm in seta, un mid-woofer da 90 mm in alluminio e un radiatore passivo da 73x52 mm con membrana in acciaio, il tutto alimentato da un amplificatore in Classe D da 2x25 Watt con DSP. La disponibilità del Katch G2 è ora in tre nuovi colori: Caramel White, Iron Black e Chilly Blue.
Segue alla Parte Ottava...