AUDIO REFERENCE - SALA GIADA
Nella Sala Giada, dedicata alla milanese Audioreference, incontriamo il primo vero esempio di alta fedeltà senza compromessi. L'impianto parla chiaro e non abbisogna di ulteriori delucidazioni: Giradischi Bergmann Galder Signature con braccio Odin, testina MC My Sonic Lab Signature Platinum, lettore CD con DAC integrato The Gryphon Ethos, streamer e DAC EMM Labs/Meitner MA-3, preamplificatore The Gryphon Commander, preamplificatore Phono Pass Labs XP27, amplificatore finale di potenza stereo The Gryphon Apex su base The Gryphon StandArt, diffusori Acapella High Cecilia, cavi The Gryphon Vanta e Kimber Kable (segnale), The Gryphon Vanta (potenza), The Gryphon Vanta e Kimber Kable (alimentazione). Il suono? Quanto mai realistico e dalle piene potenzialità dinamiche, oltre che dal dettaglio stellare.
Amplificatore finale di potenza stereo The Gryphon Apex.
È forse lui il re della sala, senza far torto agli altri eccellenti oggetti presenti? Parliamo di un finale Dual Mono gigantesco, pesante oltre 204 kg e dal costo che supera i 100.000 euro. Ma non sono solo queste le caratteristiche che impressionano. Frutto del lavoro di Flemming E. Rasmussen (designer) e del progettista elettronico Tom Møller, lavora in pura Classe A, eroga una potenza di 210 Watt per canale su 8 Ohm, che diventano 420 su 4 Ohm e 800 su 2 Ohm, con retroazione negativa nulla. Impressionante il banco di condensatori, da 1.040.000 microFarad, mentre 64 sono i transistor bipolari ad altissima corrente e due i trasformatori toroidali custom da 2000 VA.
Vista laterale del The Gryphon Apex.
Diffusore Acapella High Cecilia.
Quest'imponente sistema combina un driver da 1" caricato a tromba ipersferica per le frequenze medie, un tweeter a ioni, due woofer da 10" nella parte anteriore e un subwoofer alloggiato all'interno. Di 93 dB/1 W/1 m è la sensibilità dichiarata.
AUDIOPLUS HI-END - SALA TURCHESE
Si prosegue nella direzione dell'Hi-End "lussuriosa" con l'ampia sala dedicata alla Audioplus. Dinanzi al visitatore si parava una catena spettacolare, formata dal giradischi TechDAS Air Force III Premium, preamplificatore valvolare Allnic L-10.000 OTL-OCL, preamplificatore Phono Allnic H-7000, amplificatore integrato Allnic T-2000 Anniversary, lettore CD/SACD Soulution 541. Al momento del mio ingresso in sala erano in funzione l'amplificatore finale di potenza stereo a tubi Absolare Hybrid e i diffusori Marten Parker Quintet.
Le elettroniche e la sorgente analogica.
Giradischi TechDAS Air Force III Premium.
Rappresenta un'evoluzione del modello Air Force III, front end analogico dal telaio di dimensioni compatte e dalle prestazioni molto elevate. Il "Premium" integra nuovi concetti per una qualità ancora superiore, pur mantenendo le stesse dimensioni compatte del precedessore. È composto da due unità: la principale (compreso il motore fuoribordo) e la pompa/alimentatore/condensatore d'aria. Limitandoci al piatto, questo è fuso con precisione, lucidato in superficie e ha una struttura solida, a differenza della maggior parte di quelli convenzionali che ne hanno invece una cava. Il risultato è un piatto di ben 29 kg, tre volte più pesante di quello in alluminio utilizzato nell'originale III (che ne pesa 9). Con questo nuovo piatto canna di fucile, il peso totale dell'unità principale supera i 50 kg.
Vista laterale del TechDAS Air Force III Premium.
Lettore CD/SACD Soulution 541.
Preamplificatore valvolare Allnic L-10.000 OTL-OCL.
Bellissimo e performante, questo preamplificatore dispone di cinque ingressi linea e opera secondo la filosofia/configurazione OTL/OCL (Output Transformer Less e Output Capacitor Less), ciò significa che il suo stadio linea a triplo guadagno SEPP (Single Ended Push Pull) non ha trasformatori né condensatori nel percorso di segnale. Due valvole 300B offrono un guadagno in uscita di 18 dB.
I due diffusori della serie Parker in dimostrazione nelle giornate del Milano Hi-Fidelity: il Quintet (a sinistra) e il Duo.
Sono entrambi basati su altoparlanti con membrane in ceramica, progettati su specifiche da Leif Olofsson. Ogni unità ha un'escursione lineare molto lunga e utilizza un potente sistema di magneti al Neodimio. Il top di gamma Parker Quintet è un due vie e mezzo con quattro medio-bassi e un tweeter, che nella "Diamond Edition" è in puro diamante.
Diffusore Marten Parker Duo.
È un modello da supporto equipaggiato con lo stesso driver ceramico medio-basso da 7,5" presente nel Quintet. Il radiatore passivo sul retro del mobile dona maggior controllo e dinamica a questo sistema.
Diffusore Kroma Atelier Mini Extreme.
Dietro questo marchio, che non conoscevo, c'è l'ingegner Javier Millan in qualità di progettista capo. Nella realizzazione dei suoi prodotti viene combinato l'uso della robotica per la fattura del cabinet, con i pezzi essenziali fatti a mano da liutai artigiani. I mobili sono fatti interamente in Krion, un materiale non conduttivo e non magnetico che si distingue per l'elevata massa e l'assenza di risonanze, con conseguente assenza di colorazioni sonore. Completamente assenti gli elementi metallici nella fabbricazione del mobile e attentamente selezionati i componenti passivi dei filtri crossover, che sono di provenienza Duelund e Mundorf.
Di questo nuovo modello da supporto, a incuriosire non è tanto lo speciale tweeter AMT (Air Motion Transformer) progettato da Mundorf, quanto il mid-woofer da 6,5" Purifi con cono proprietario, segnatamente la sua particolare sospensione esterna, definita "Negligible Force Factor Modulation and Surround Radiation Distortion". Una tecnologia, se ho capito bene, che consente di rendere trascurabile la modulazione del fattore di forza e la distorsione provocata dall'emissione della sospensione stessa. Ai lettori più tecnici consiglio la lettura del Paper dell'Audio Engineering Society, intitolato Force Factor Modulation in Electro Dynamic Loudspeakers (lo trovate nel sito ufficiale del produttore).
In sola esposizione statica, un nobile terzetto di elettroniche valvolari Allnic. Da sinistra: preamplificatore Linea L-8500 OTL/OCL, preamplificatore Linea L-6500 e convertitore Digitale/Analogico D-5000 DHT.
Il Telos Grounding Noise Reducer conferisce, secondo il costruttore, un nuovo significato all'implementazione della messa a terra per le apparecchiature Audio. Ognuna di esse utilizza un trasformatore di alimentazione per consentire il funzionamento alla corretta tensione. Il lato primario decorre dalla presa di alimentazione fino all'ingresso del trasformatore. Il secondario dall'uscita del trasformatore al circuito stampato, quindi questo rimane dalla parte del lato secondario. La Telos propone l'uso di una CPU all'interno del GNR per calcolare e generare una tensione di riferimento di terra ad alta precisione. La messa a terra si ottiene collegando l'apparecchiatura audio ai morsetti GNR, i quali portano la tensione di riferimento di terra. In questo modo si è in grado di correggere il punto di riferimento di terra per il telaio dell'apparecchiatura, i circuiti audio e la relativa connessione di terra.
Concludiamo la passeggiata in Sala Turchese con due pregiate elettroniche: il preamplificatore Phono MM/MC Allnic H-5500 (a sinistra) e il preamplificatore valvolare LAMM LL2.1
AXIOMEDIA - SALA CRISTALLO 2
L'azienda Axiomedia di Villasanta (MB), amministrata da Gioacchino Ballo, è la prova provata che per ascoltare degnamente la musica non è necessario accendere un mutuo in banca, ma bastano delle somme che sono alla portata di tutti. Non lo dico per polemica, ma per distinguermi da chi va alle mostre immancabilmente per criticare il supposto feticismo e ignoranza musicale dei cosiddetti audiofili. Persone che, secondo famigerati luoghi comuni, sarebbero unicamente attirate da oggetti milionari e poco interessate alla bella musica. Aperta e chiusa parentesi. In foto un tavolo affollato di piccoli oggetti.
A sinistra un DAC/preamplificatore/amplificatore per cuffie con Bluetooth 5.0 Suca Audio DAC-Q6 Pro, affiancato dal convertitore D/A Sure AA-AS41116, un valido oggettino che costa circa cinquanta euro. In secondo piano, a destra, vediamo l'originale altoparlante Bluetooth 5.0 omnidirezionale con radiatore passivo, lettore Micro SD e radio FM Melody Egg.
A destra, l'amplificatore in Classe D da 2x15 Watt con Bluetooth Luxus Audio AMC2015NR. Con il Tinysine TSA3610 (a sinistra) la potenza cresce a 50 Watt per canale (su carico di 4 Ohm e il 10% di THD+N), anche questo un Classe D con Bluetooth.
Due piccoli amplificatori Sure in Classe D: l'AA-AS32171 (a sinistra) da 2x50 Watt e il Classe T AA-AS32157, basato sul mitico chip Tripath TA2024.
Un originale prototipo di Smart Speaker, dotato di Bluetooth e Google Home.
Questo Rakoso SA100 è un amplificatore in classe D erogante 2x100 Watt, appositamente progettato per andare incontro all'alta richiesta di prodotti WiFi e Bluetooth. Si può facilmente controllare tramite App gratuite per iOS e Android. Inoltre, sfruttando la funzione Multi-Room, è possibile trasmettere la stessa musica in streaming in tutte le stanze o musica diversa in locali differenti, sia quella presente nella memoria locale, per esempio di uno Smartphone, NAS, memoria Flash USB, disco rigido, sia da servizi di streaming online come Spotify, Tidal, TuneIn, Deezer, QoBuz, iHeartRadio, Napster e altri. Il cabinet con le alette laterali permette una facile installazione a muro, in rack o su ripiani.
In nome dell'HiFi di nuovo corso, pratica, flessibile e "Smart", ci sono apparecchi come questi Arylic. In primo piano a sinistra vediamo il modello S10, un preamplificatore stereo e ricevitore streaming WiFi Bluetooth 5.0 da appena 90 euro. Al suo fianco c'è l'A30+, amplificatore WiFi con Bluetooth Multiroom. Infine, in secondo piano vediamo il modello S50 Pro+, un preamplificatore stereo di alta qualità che può aggiungere funzionalità Wireless (Wi-Fi, Airplay, Spotify Connect e Aptx HD Bluetooth 5.0) al proprio sistema audio. È dotato del famoso DAC ESS Sabre 9023 di fascia alta.
Amplificatore per subwoofer da tavolo Dayton Audio DTA-100LF.
Molto completo, implementa funzionalità di passa basso (con regolazione del guadagno), fase ed equalizzazione.
I Luxus Audio SD300 - SD200 - SD100 sono degli amplificatori in Classe D da incasso per subwoofer. È possibile inserirli in progetti nuovi ma anche in cabinet di subwoofer passivi. Sono molto flessibili grazie alle diverse regolazioni, della frequenza di taglio, del livello d'uscita e della fase. È prevista la funzionalità di autoaccensione e di spegnimento dopo un certo periodo di non utilizzo.
Al centro, l'amplificatore per subwoofer Luxus Audio SD500, alla sua sinistra lo SPA250DSP, amplificatore a incasso per subwoofer con DSP, erogante 250 Watt, della Dayton Audio.
Cavi di segnale e potenza della Ramm Audio.
Cablaggi vari della Goldkabel.
Cavo di segnale Goldkabel Edition XLR Stereo MKII "Black Edition", da 1 metro.
Vari connettori, manopole e accessori, per terminare la mia visita presso l'Axiomedia.
INDIANA LINE - SALA CRISTALLO 3
L'Indiana Line è un marchio ben conosciuto dagli audiofili, soprattutto per il buon rapporto qualità/prezzo. La sua storia nasce dall'azienda Selectra di Torino, proprietaria tra gli altri del prestigioso marchio Revac, che a un certo punto decise d'importare in Italia il brand americano Utah, produttore di diffusori caratterizzati da prezzi molto abbordabili, non però a discapito della qualità. Il primo catalogo Indiana Line presentava sei diffusori, ricordati ancora oggi: il MiniX, 1x, 2x, 3x, 4x e BMX, modelli che riscossero un notevole successo anche grazie al famoso tweeter a cupola fenolica. Oggi l'azienda piemontese prosegue la sua opera producendo diffusori da pavimento, libreria, subwoofer, set completi per sistemi Home Theatre e altoparlanti da incasso.
Al momento del mio arrivo, in Sala Cristallo 3 era in dimostrazione un impianto formato dalla sorgente digitale Apple Mac Mini, disco rigido esterno iomega 1, lettore CD Exposure XM CD, amplificatore integrato Exposure XM 5 e diffusori Indiana Line Tesi 661.
Gli Exposure.
Disco rigido iomega 1.
Diffusore Indiana Line Tesi 661.
Dotato di una gradevole finitura in vinile, questo diffusore da pavimento a tre vie utilizza quattro altoparlanti: un tweeter a cupola da 26 mm, un mid-woofer da 160 mm e una coppia di woofer da 160 mm a grande escursione lineare. Il mobile ha due rinforzi interni e poggia su quattro piedini in alluminio pressofuso dotati di gommini antivibranti. Il caricamento è in Bass Reflex e la potenza di pilotaggio compresa tra 30 e 150 Watt.
La membrana del mid-woofer che equipaggia le Tesi 661 è stata realizzata con una miscela di polipropilene e mica, per una buona rigidità. Al centro è presente un Phase Plug, il quale assicura un'ampia dispersione delle frequenze medie. Di 92 dB/2,83 V/1 m è la sensibilità dichiarata.
Due diffusori acustici a resto quadratico erano posti davanti alle Tesi 661.
Diffusori Indiana Line Tesi 561.
In sola esposizione statica, quattro modelli del marchio piemontese. Da destra: DJ 310, Nota 550 X, Nota 260 X e Nota 250 X.
Diffusori Indiana Line Nota 260 X e Nota 250 X.
Il 260 X è il più grande diffusore da scaffale della serie Nota, monta un tweeter da 26 mm a cupola in seta e un woofer da 166 mm. Il cabinet è realizzato con pannelli MDF, lo sbocco del Bass Reflex è posteriore. Il più piccolo 250 X è leggero e compatto, dotato anch'esso di un tweeter a cupola da 26 mm e un mid-woofer da 135 mm (il suo cono in polipropilene presenta una caratteristica microscanalatura).
Il DJ 310 e il Nota 550 X in vista ravvicinata.
Nella sala ospitante la Pieffe Elettronica si è svolto un evento che ha destato molto interesse: la presentazione del diffusore isodinamico attivo Flag L del marchio italiano Fonica International. Una realtà che ha un preciso esalogo di comportamento: 1) produzione artigianale italiana, garanzia di alta qualità e affidabilità. 2) Nessuna cassa acustica per eliminare vibrazioni e risonanze. 3) Sorgente acustica lineare per una riproduzione musicale perfetta. 4) Tecnologia isodinamica ultrasottile per ridurre al minimo qualsiasi distorsione del suono. 5) Sistema di diffusione a dipolo per un'esperienza immersiva unica. 6) Magneti al neodimio e membrana di Mylar sottilissima e resistente. E il risultato sonico non ha certo tradito le aspettative.
La sorgente digitale Fonica International.
Il Flag L è disponibile in versione da pavimento e da incasso, in versione attiva e attiva digitale. All'interno troviamo un amplificatore da 250 Watt Hypex Ncore per le alte frequenze, uno da 250 Watt Hypex Ncore per le basse e un DSP con tre diversi "preset" per adattare la risposta dei diffusori all'ambiente. Tecnicamente, è un sistema isodinamico passivo a due vie, predisposto per la Bi-amplificazione/Bi-wiring, dalla sensibilità dichiarata di 87 dB/2,83 V/m. Impedenza nominale di 4 Ohm, frequenza di crossover 2000 Hz e risposta in frequenza da 40 a 20.000 Hz.
In sala erano presenti due diversi impianti, oltre quello dedicato alla Fonica International; quello visibile in foto era composto dalla sorgente digitale T+A Caruso, ricevitore multisorgente T+A R 1000 E, lettore CD multisorgente T+A MP 2000 R, amplificatore integrato stereo T+A PA 2000 R e diffusori Sonus Faber Serafino Tradition, della collezione Homage.
L'altro impianto, foriero di alti livelli di pressione sonora, con l'integratone MA 12000 e il lettore CD/SACD MCD 350 avrà certamente soddisfatto il palato dei più incalliti mcintoshisti. A dar la voce c'erano le sempre verdi Klipsch Cornwall. Purtroppo non ho potuto apprezzarne le prestazioni (anche se posso immaginarmele), visto che non era funzionante quando sono entrato in sala.
Amplificatore integrato stereo McIntosh MA 12000 (sulla sinistra) e lettore CD/SACD MCD 350.
Diffusore Sonus Faber Serafino Tradition.
T+A Caruso.
Sistema particolarmente completo, integrante un lettore Blu-ray/CD/DVD, radio internet, streamer di rete, USB, Bluetooth e anche radio FM.
Ricevitore multisorgente T+A R 1000 E.
Anche questo non scherza quanto a completezza, avendo una ricchissima dotazione che lo rende pienamente autonomo: amplificatore integrato, diverse connessioni digitali in ingresso e uscita, lettore CD, Bluetooth, Streaming Client, convertitore D/A, sintonizzatore FM/FM-HD/DAB/DAB+/FM RDS-RDSB/Internet Radio Service.
Segue alla Parte Terza...