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 Milano Hi-Fidelity 2022 - Parte Sesta Riduci

LUXURY GROUP - SALA GALFA 2

Il distributore casertano punta al lusso con una serie di marchi prestigiosi, significativi della vera Hi-End, che possiamo simbolicamente sostanziare nel giradischi Vyger Atlantis IV Generation, una sorgente analogica dal costo prossimo ai 60.000 euro. Ma andiamo con ordine, citando innanzitutto la catena principale in dimostrazione, costituita dal lettore CD Burmester 061, CDP streamer Burmester 151, preamplificatore Pilium Ares, amplificatori finali di potenza mono Pilium Hercules, diffusori Raidho TD3.8, cablaggio Siltech e mobile portaelettroniche Music Tools.

Sorgenti ed elettroniche.
Alfredo Scauzillo ha avuto il piacere di presentare un marchio di recente acquisizione, il Pilium Audio, società di proprietà greca ma con sede in Bulgaria che progetta e produce componenti audio all'avanguardia, interamente realizzati a mano. Il preamplificatore e i finali di potenza dimostrati fanno parte delle linea Divine. Il suono della catena mi è sembrato molto trasparente, aperto e dettagliato, seppur con qualche lieve sentore di "clinicità", cosa che ho puntualmente riscontrato nei diffusori Raidho, dall'impostazione marcatamente tecnologica.

Amplificatore finale di potenza mono Pilium Hercules.
È uno dei grossi calibri incontrati nel corso della rassegna. Impressionanti i suoi dati di targa, a cominciare dalla potenza erogata, ben 350 Watt su 8 Ohm, che diventano 700 su 4 Ohm e 1400 su carico di 2 Ohm. Contiene un trasformatore da 2,5 KVA, condensatori di filtro per una capacità complessiva di 240.000 uF e 30 transistor a larga banda. Quest'elettronica è dichiarata stabile sino a carichi di 1 Ohm. Leggendo queste specifiche comprendiamo subito come l'Hercules sia in grado di pilotare qualsiasi diffusore esistente sul mercato, anche gli ostici elettrostatici.

Diffusore Raidho TD3.8.
Un altro sistema di altoparlanti ad elevato contenuto tecnologico, prodotto dalla nota casa danese specializzata in elettroacustiche. Dotato del caratteristico aspetto che contraddistingue il marchio, offre un progetto completamente nuovo poiché, per la prima volta, è stato concepito un diffusore da pavimento di cospicue dimensioni con grandi altoparlanti. Monta un nuovo woofer da 8" in doppia configurazione, due midrange da 5" (nuovi anche loro), entrambi con membrane in TD (Tantalio/Diamante), estremamente rigide e smorzate. Il tweeter è stato aggiornato con un sistema magnetico più potente e una configurazione della camera modificata per eliminare le riflessioni e abbassare il livello di distorsione.

La catena "minore" era formata dal lettore CD/SACD Goldmund Eidos 17, il nuovo amplificatore integrato stereo Goldmund Telos 590 NG2, diffusori Estelon YB MKII, cavi Siltech e mobile portaelettroniche Music Tools.

Diffusore Estelon YB MKII.
Il suo design potrebbe apparire eccentrico ma è fondato su precise motivazioni tecniche. La combinazione del materiale a base di marmo, pesante e rigido, le forme curvilinee e i rinforzi interni, infatti, sono deputati a sopprimere le risonanze interne. Davvero pregevoli i trasduttori impiegati, un woofer Seas da 220 mm con il cono in alluminio, mid-woofer Scan-Speak Revelator da 148 mm e tweeter ScanSpeak Illuminator" da 25 mm con membrana in Berillio. Quest'ultimo ha una cupola molto rigida e al contempo leggera per una distorsione molto bassa, un'elevata sensibilità e una risposta all'impulso quasi perfetta.

Giradischi Vyger Atlantis IV Generation.
Maestoso e decisamente pesante. Essendo dotato di braccio tangenziale, ha un errore di lettura pari a zero. Anche innovativo poiché, per la prima volta in un giradischi, il contatto tra il mandrino e il cuscinetto è stato completamente eliminato con l'interposizione di un sottile strato di aria compressa tra loro. Inoltre, sostituendo il tradizionale cuscinetto reggispinta con un cuscino d'aria verticale, l'attrito è stato quasi totalmente eliminato, aumentando così la stabilità rotazionale e la capacità di sopprimere le varie forme di vibrazione invece presenti nei tradizionali sistemi.

Tre oggetti tre: cuffia Denon GC30 Wireless Noise Cancelling (in alto), cuffia Meze 99 Neo e, di lato, il cavo di potenza QED XT25.

 

 

OMEGA AUDIO CONCEPTS - SALA GALFA 1

Ambientazione suggestiva quella in Sala Galfa 1, adatta per esaltare le grandi qualità degli oggetti Omega Audio Concepts. Il sempre disponibile Renato Filippini mi ha parlato delle novità presentate in quest'edizione della rassegna milanese. All'ingresso, un grande cartello annunciava la nuova elettronica Assolo. L'impianto in dimostrazione era formato dal CD Player Serie DNA, DAC Serie DNA, amplificatore integrato stereo Assolo, diffusori M.U.S.A e distributore di rete con connessioni NANO. In sola esposizione statica, erano presenti i diffusori Essenziale ed Easy One, oltre a diversi cablaggi.

Le elettroniche.

Amplificatore integrato stereo Omega Audio Concepts Assolo.
È il nuovo integrato del marchio trevigiano. Eroga una potenza di 100 Watt per canale, per la prima volta è realizzato in un unico telaio, scavato dal pieno, e, come buona abitudine della casa, le varie sezioni sono contenute in scompartimenti separati. Altrettanto avviene per le alimentazioni, che sono individuali per gli stadi finali di potenza dei due canali e per lo stadio preamplificatore; ce n'è poi un'altra per i servizi. La differenza con la serie DNA, cioè quella che meglio definisce la filosofia dell'azienda, consiste nell'aver utilizzato un solo telaio, ergonomicamente più gestibile, pur mantenendo inalterati i criteri di fondo.

Diffusori Omega Audio Concepts M.U.S.A.
Come dice l'acronimo M.U.S.A. (Music Under Silence's Accondicement) in questo modello emerge il concetto di silenzio come mantra del marchio. Notevole il suo peso, di 150 Kg, ha i trasduttori configurati in D'Appolito, la via bassa dispone di un volume interno dedicato, separato dal cabinet posto superiormente. Il pannello anteriore ha il notevole spessore di 5 cm, tutti gli altoparlanti sono allineati in fase meccanica e il crossover brevettato è esterno. Le M.U.S.A. sono disaccoppiate dal pavimento attraverso una sospensione in gomma. Importanti anche le scanalature presenti sul baffle, le quali contribuiscono alla "sparizione" acustica del frontale. Se questo fosse a superfice piatta e liscia, come avviene nella maggioranza dei sistemi, caricherebbe i trasduttori stessi.

Particolare del frontale del M.U.S.A.
Anche gli spigoli hanno un loro perché nell'economia di questo progetto, che appare molto sofisticato, rappresentando una nuova sorgente acustica che irradia energia in tutte le direzioni con un'intensità molto più bassa del frontale. Si ottiene in questo modo un'immagine svincolata dal diffusore stesso, profonda e stabile.

Il retro del M.U.S.A. con le connessioni di tipo Speakon. Scelta apprezzabile poichè garantisce un perfetto serraggio e quindi un contatto elettrico stabile tra le due parti, oltre a un'efficace protezione dai cortocircuiti accidentali, sia nel maschio che nella femmina. Tecnicamente parlando, si tratta di un sistema a quattro vie il cui cabinet è completamente in alluminio scavato dal pieno con macchine a controllo numerico (CNC), crossover esterno brevettato interamente in alluminio con connessioni Elements. È dsponibile di serie in nero opaco/nero lucido, nero opaco/bronzo oppure a richiesta in altre colorazioni.

Il crossover esterno del M.U.S.A.

Cablaggi di segnale, potenza e alimentazione Omega Audio Concepts.

 

 

PHONOLAB - SALA GAE AULENTI 3

Una certa emozione mi ha colto nell'entrare in Sala Gae Aulenti 1, ospitante la Phonolab, per due essenziali ragioni. La prima è la presenza di tanti oggetti vintage che mi hanno riportato indietro nel tempo e la seconda la vista delle apparecchiature di misura, essendo io un audiofilo "misurone" da diversi anni.

La Phonolab è una nuova azienda nata su iniziativa di alcuni collaboratori del gruppo Terragni-Livolsi. Forte di oltre vent'anni di esperienza, è diventata uno dei maggiori punti di riferimento in Italia per i servizi tecnici di pre e post vendita per prodotti di elettronica di consumo e professionale. Opera su Milano e Provincia e, grazie ai suoi servizi di logistica avanzata, è in grado di coprire tutto il territorio nazionale.

Fornisce assistenza con un personale di tecnici specializzati, attrezzature all'avanguardia e un supporto di strumenti e tecnologie sofisticati. Tramite il servizio "pick-up & return" agisce direttamente sul cliente per assisterlo sull'intero territorio nazionale.

Ottima l'accoglienza in sala, con una gentilissima standista. All'avventore venivano offerte caramelle, biscotti, cioccolatini e penne in omaggio. Dalla riparazione al restauro, fino alla manuntenzione, questo è in buona sostanza il servizio offerto. McIntosh, Revox, Quad, Thorens, Kondo e Accuphase sono alcuni del marchi con cui lavora. Con il leggendario brand McIntosh vanta una collaborazione continuativa sin dal 1974, come gruppo Terragni-Livolsi e oggi Phonolab.

Un primo impianto, squisitamente vintage, mi si è parato alla vista all'ingresso. Era composto dall'amplificatore integrato stereo Luxman L-550, lettore CD Technics SL-P1200, diffusori B&W DM5 e Kef Concerto One.

Un bellissimo amplificatore integrato stereo Luxman L-550.
Dotato del Duo Beta Circuit/S, quest'integrato da 50 Watt per canale è rimasto in produzione dal 1982 al 85.

Vari strumenti di misura, pane quotidiano per i tecnici della Phonolab.

Diffusore JBL L46.

Tre elettroniche di tempi diversi.
Da sinistra, preamplificatore stereofonico McIntosh C 28, lettore DVD Pioneer DV-717 e Digital Surround Controller Meridian 561.

L'ultima immagine catturata in sala Phonolab riguarda due elettroniche McIntosh, il lettore SACD/CD MCD301 (in basso) e l'amplificatore finale di potenza MC2102. Ai lati due diffusori JBL Decade 36.

 

 

THE SOUND OF THE VALVE - SALA GAE AULENTI 1

Ed eccoci giunti alla sala riservata a Stefano Zaini, titolare dell'azienda The Sound Of The Valve e organizzatore del Roma e Milano Hi-Fidelity. Il suo concetto dell'Hi-Fi è forte, ammiccante al fascino che promanano le valvole e il vinile, la sua passione è esitata in una produzione che occupa un posto ben preciso nell'odierno panorama Audio. Quest'anno in dimostrazione c'era un impianto formato dalla meccanica CD Atoll, in unione con il convertitore AD/DA DAD AX-24, preamplificatore Breathe, amplificatori finali di potenza Why Not 125 FA e diffusori a dipolo Quasar, triamplificati e gestiti dall'S⋅3-way Stereo/Mono Crossover Samson. Dal convertitore all'ingresso Linea c'erano ben 7,5 m di cavo, ininfluenti ai fini di una valida trasmissione del segnale.

Samson S⋅3-way Stereo/Mono Crossover.
Il convertitore che Stefano Zaini ha scelto di utilizzare, il DAD AX-24, è realmente eccezionale, il più adoperata a livello mondiale negli studi di registrazione. Basti pensare che il famoso Abbey Road Studio ne ha otto.

Preamplificatore The Sound Of The Valve Breathe.
La sua particolarità è di nascere con le valvole 6SNTGT, ma per mezzo di due adattatori può implementare i doppi triodi 6350 (che utilizza anche Manley e VTL) e gli EC88, che invece sono tubi a triodo singolo, presenti questi ultimi nel preamplificatore in sala. Alternando questi tre tipi di valvola è possibile ottenere tre diverse timbriche sul medesimo apparecchio.

Diffusori The Sound Of The valve Quasar.
Il noto modello a dipolo dell'azienda pavese è un tre vie con quattro woofer da 38 cm tagliati a 200 Hz, un larga banda Lowther PM2a, filtrato da 201 Hz a 10.000 Hz, e un tweeter a nastro che copre la banda 10.001 Hz - 25 kHz. Molto alta la sensibilità dichiarata, pari a 101 dB/1 W/ 1 m. L'ottimizzazione acustica della sala era curata da Oudimmo Acoustic Design.

 

 

SUITE

 

ACUSTICA APPLICATA - THE RECORDERMAN - SUITE 123

Un felice gemellaggio quello tra Acustica Applicata di Italo Adami e The recorderman di Fabio Liberatore, già verificatosi in diverse altre occasioni. L'impianto, molto interessante, era formato dal preamplificatore a valvole SI Audio Alieno, amplificatore finale di potenza SI Audio Alieno 100 LTD, lettore CD/SACD Esoteric K-03XD e registratore a bobine Studer A807. I cavi erano gli AAL in Alluminio dell'Acustica Applicata. Senza dimenticare i prodotti per il miglioramento acustico dell'ambiente d'ascolto del marchio di Gallicano, nel frangente della fiera molto utili per correggere la situazione da questo punto di vista non certo ideale delle suite.

Le elettroniche.
Sullo sfondo si vede un Risuonatore Variabile Halifax, nuovo nato nella famiglia degli originali risuonatori variabili creati da Acustica Applicata. Semplificando un discorso che potrebbe diventare anche molto complesso, con questo dispositivo è possibile ottenere un suono più in fase e maggiormente lineare. Molto ci sarebbe da dire anche sulle amplificazioni SI Audio, dietro le quali c'è la mano di Fulvio Chiappetta, un vero maestro delle elettroniche a tubi. Il preamplificatore è un Dual-Mono che implementa l'esclusiva tecnologia di alimentazione Alieno, con quattro indipendenti circuiti Virtual Battery Powered. È equipaggiato con una coppia selezionata di valvole 6H30 ed ECC82. Dal canto suo, il finale Alieno 100 LTD è, similmente al fratello maggiore 250 LTD, il primo e unico amplificatore OTL/OCL Single Ended in Classe A dotato di valvole 2A3 in grado di erogare la bellezza di 100 Watt per canale.

Registratore a bobine Studer A807.

 

 

AUDIO GRAFFITI - SUITE 122

Il negozio Audio Graffiti di Pandino, in provincia di Cremona, presentava un impianto di ottimo livello, composto dal preamplificatore/DAC/streamer Atoll Electronique ST 300 Signature, amplificatore finale di potenza stereo Nuprime Evolution STA, diffusori Ascendo D7 e condizionatore di rete Nuprime Pure AC-4.

Le elettroniche.

Diffusore Ascendo D7.
Si tratta di una cassa a quattro vie con sistema brevettato SABS MK2, equipaggiata con due woofer da 18 cm, un midrange da 18 cm, un tweeter da 25 mm con magnete in Neodimio e un tweeter posteriore. Risposta in frequenza da 34 Hz a 32.000 Hz (-3 dB). Impedenza nominale di 6 Ohm e sensibilità dichiarata di 88 dB/2,83 V/1 m.

Il tweeter posteriore in fibra di magnesio delle D7.

Elettroniche Nuprime in sola esposizione statica.
Della Serie AMG: dall'alto (a destra), preamplificatore PRA, amplificatore finale di potenza stereo STA,
convertitore D/A DAC e amplificatore per cuffia HPA. Sul ripiano inferiore troviamo, a sinistra, la meccanica di trasporto CD CDT-9 con sopra l'amplificatore di potenza stereo in Classe A+D STA-9. A destra (dall'alto) lettore di rete Stream-9, preamplificatore PRA-9X e un amplificatore finale di potenza STA-9.

Per concludere la visita in questa ricca suite, vediamo al ripiano superiore il nuovo All-in-One Atoll SDA 300 Signature, un amplificatore, streamer e DAC, sotto c'è il Nuprime Evolution DAC.

 

 

BRIANZA AUDIO LAB - SUITE 102

Non so se la Brianza Audio Lab di Mario Garavaglia opera con nel cuore un sentimento di nostalgia per i gloriosi sistemi a sospensione pneumatica degli anni '70, uno per tutti gli AR. Una cosa è certa, le sue Classic Monitor 432 e le Piccole Monitor 432 sono suggestive proprio di quell'epoca, nella tipologia di caricamento e anche nelle dimensioni. Ogni volta che ho avuto occasione di ascoltarle, delle belle sensazioni si sono rinnovate in me. Ma non era questa l'unica attrazione nella Suite 102 giacché è stato presentato anche il Mat Alien.

Diffusori Brianza Audio Lab Classic Monitor 432 (sotto) e Piccole Monitor 432.

Diffusore Brianza Audio Lab Classic Monitor 432.
Questo sistema si propone come una rivisitazione dei grandi classici di marchi storici della scuola americana, tuttavia rielaborati avvalendosi delle moderne tecniche di progettazione e della più recente componentistica. La corretta denominazione di questo modello è "Midfield Monitor", parliamo di un quattro vie a sospensione pneumatica dimensionato secondo il rapporto aureo. Risponde in frequenza da 45 Hz a 40 kHz (+/- 3 dB), la sua sensibilità è di 88 dB/2,83 V/1 m e 4 Ohm l'impedenza nominale.

Diffusori Brianza Audio Lab Piccole Monitor 432.
Qui siamo in presenza di un due vie, sempre a sospensione pneumatica, la cui impostazione tecnica deriva direttamente dalle più grandi Classic Monitor 432. La collocazione esterna del tweeter permette un più ampio sviluppo del palcoscenico tridimensionale, mentre la correzione elettrica operata sul "Q" consente al woofer una sostanziosa riproduzione delle basse frequenze. La risposta in frequenza dichiarata va da 65 Hz - 20 kHz (+/- 3 dB) e di 87 dB/2,83 V/1 m la sensibilità.

Nell'economia dell'impianto suonante, questo giradischi vintage Thorens TD 126 MK II Electronic ha un suo perché, prima di tutto per la vicinanza alla "sacra" triade che fu, Marantz-Thorens-AR, e poi perché è servito alla presentazione del Mat Alien.

Amplificatore finale di potenza stereo Microsound Technology MSA 11.
Un ottimo finale, recensito sulle pagine di Non solo audiofili nel gennaio di quest'anno, che pilotava i sistemi Brianza Audio Lab.

Mat Alien.
L'azienda produttrice promette che, sostituendolo al proprio tappetino, la riproduzione del vinile non sarà più irrigidita o appesantita, ma il disco sarà libero di suonare in "aria", a differenza di quanto avviene con il clamp. Presto si sarà circondati dalla ricchezza del suono, un "air sound" mai sentito prima. La scena acustica diventerà sferica, con la possibilità d'identificare tutti gli strumenti con le rispettive distanze spaziali. Modalità d'uso: disporre il lato corrugato del Mat Alien (5 gr) direttamente sulla superficie del giradischi. Si raccomanda un peso medio di lettura della testina pari a 1,9 gr.

Mario Garavaglia (in piedi) e Davide Miele, operatori della Brianza Audio Lab.

 

Segue alla Parte Settima...


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