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mercoledì 5 febbraio 2025 ..:: Degustazioni Musicali 2025 - Parte Terza ::..   Login
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 Degustazioni Musicali 2025 - Parte Terza Riduci

SUITE 123 - NORMA AUDIO

Enrico Rossi, titolare della Norma Audio.
Unico espositore della mostra ad aver adottato questo "modus operandi", Norma richiedeva al visitatore la registrazione obbligatoria, completabile presso l'accettazione al piano terra, per poter partecipare alle dimostrazioni.

L'impianto era composto dalla sorgente digitale REVO DS-2 (un lettore CD con cinque ingressi digitali), Streamer Innuos Zenith, preamplificatore REVO SC-2 LN, finali di potenza monofonici REVO PA 160 MR e diffusori Atlantis Lab AT31. I cavi segnale e potenza erano i Norma IC2 RCA e IC-2 SPK, supporti per elettroniche Bassocontinuo Essenza e trattamento acustico Oudimmo Acoustic Design.

Le elettroniche.

Diffusori Atlantis Lab AT31.

 

 

PIANO 2

 

 

 

SUITE 205 - HIFIGHT

HiFight è una realta di grande rilievo nel panorama Audio. La sua iniziativa HiFight Live Tour 2024 ha avuto l'obiettivo di far avvicinare sempre più il pubblico ai prodotti di fascia alta del settore HiFi, in modo da poter apprezzare le differenze che esistono tra un qualsiasi prodotto da centro commerciale e le migliori realizzazioni dei marchi specializzati del settore. Una finalità raggiunta organizzando delle sessioni d'ascolto guidate, con ascolti e la possibilità di rivolgere domande a esperti.

L'impianto in dimostrazione era davvero ben suonante, ricco negli armonici e dalla timbrica calda. Particolarmente godibile ma sempre rientrante nei limiti di una corretta riproduzione. I suoi componenti erano la sorgente DAC e CD Player Unison Research UNICO CD DUE, amplificatore integrato Unison S6 Black Edition (una novità) e diffusori Opera Quinta V2 (in anteprima). Cablaggi Chord Company Epic e disaccoppiatori Isoacoustics.

DAC e CD Player Unison Research UNICO CD DUE.
Nello stadio d'uscita analogico in pura Classe A valvolare spunta l'affezione del marchio italiano per i tubi a vuoto. Qui, infatti, troviamo quattro doppi triodi ECC83, mentre la parte digitale si sostiene su un IC di elevato pregio: il DAC ESS Sabre ES9018K2M, che assicura prestazioni strumentali di primissimo livello a questa macchina, con un SNR 128 dB e una THD+N dello 0,0003%.

Amplificatore integrato stereo Unison S6 Black Edition.
Una nuova, magnifica elettronica, questo Unison, accreditato di una potenza pari a 40 Watt su 6 Ohm, con banda passante (-1dB) da 15 Hz a 30 kHz. Il comparto valvole prevede due ECC83 Gold Lion di segnale e un parallelo di tre KT77 Gold Lion per ogni canale nello stadio d'uscita. Un oggetto che tra l'altro unisce vecchia e nuova tecnologia, implementando tra gli ingressi anche l'USB, coassiale S/PDIF e ottico Toslink.

Le piccole Prima V2 di Opera Loudspeakers.

 

 

SUITE 206 - MUSIC FOR LIFE

Ho conosciuto Antonio Trebbi, uomo di grande esperienza, titolare del negozio pisano Music For Life, il 25 maggio 2024, in occasione della presentazione dell'amplificatore integrato M2Tech Classic. Nell'articolo che ho ricavato dall'evento c'è una sua lunga intervista.

L'ho rivisto con piacere nella due giorni camaiorese, dove ha allestito nella Suite 206 un pregevole impianto costituito dal giradischi Linn Selekt LP 12 (con braccio Linn Arko e testina Linn Kendo), Streamer Linn Select Classic Organik, preamplificatore Chord Electronics ULTIMA PRE 3, amplificatore finale di potenza Chord ULTIMA 5 e diffusori ATC SCM 50 PSL. Completavano la catena i cablaggi e accessori Chord Company Signature e Isoacoustics. Il suono generato era energico, dinamico e senza titubanze di sorta. Da vero monitor, rivelatore di ogni minimo particolare, il comportamento delle ATC SCM 50 PSL.

Preamplificatore Chord Electronics ULTIMA PRE 3.

Amplificatore finale di potenza stereo Chord ULTIMA 5.
Trova il suo abbinamento ideale con il preamplificatore ULTIMA PRE 3. Parliamo di un finale in grado di erogare la bellezza di 350 Watt di potenza per canale su carico di 8 Ohm. Utilizza 32 MOSFET come dispositivi di potenza e presenta un'estetica "Hi-Tech", come d'altronde l'ULTIMA PRE 3. Massiccio e solidissimo il telaio, realizzato in alluminio aeronautico ricavato dal pieno.

 

 

SUITE 207 - DIESIS AUDIO

Un piacevole reincontro quello con la Diesis Audio, azienda perugina attiva nella produzione di elettroniche e diffusori, la quale presentava un ricco impianto: sorgente lettore di file Diesis Tevere, convertitore D/A Aqua La Scala, lettore CD/DAC/preamplificatore Nagra CDC, amplificatore ibrido Da 50 Watt in Classe A a Mosfet Diesis Musica e gli originali diffusori da stand a dipolo con driver a compressione Diesis EdoVox. Cablaggi Diesis Audio e Vyda.

Amplificatore integrato stereo ibrido Diesis Musica.

Lettore di file Diesis Tevere.

Il convertitore D/A Aqua La Scala con sopra il lettore CD/DAC/preamplificatore Nagra CDC.

Diffusore Diesis EdoVox.
Ho già avuto modo di ascoltare in altra occasione questo interessante sistema, il cui pesante mobile è realizzato con un "sandwich" di Corian, legno massello, PVC e caucciù. La sua base è un monoblocco di PVC scavato dal pieno con macchine a controllo numerico e ospita un surdimensionato filtro crossover, che quindi è separato quindi dal cabinet. I due altoparlanti per la gamma media e bassa sono entrambi da 10 pollici, la leggerissima membrana è in carta con sospensione in cotone a tripla onda.

Vista laterale della tromba.
Un'altra particolarità di questo progetto è il caricamento a tromba del woofer basso, che, tagliato a 200 Hz, ha la funzione di rinforzo al sistema, che si può dunque definire a due vie e mezza. L'EdoVox dispone di due woofer da 25 cm, oltre a quello basso ce n'è uno frontale (Open Baffle) dedicato alle frequenze medie fino a 1800 Hz. Il driver a compressione e la tromba a profilo circolare si occupano delle restanti frequenze, che vanno oltre il limite udibile umano di 20.000 Hz.

Cavo di segnale Vyda.

 

 

SUITE 208 - LEICA

Chi ama l'Home Theater e chi la sola HiFi stereofonica ha sicuramente trovato nella Suite della Leica un valido punto di congiunzione tra i due ambiti. Il bravo e brillante Stefano Cosi ha fatto da Cicerone nel corso delle varie dimostrazioni, illustrando una soluzione Audio/Video di qualità molto alta. Protagonisti della scena l'eccellente videoproiettore Leica Cine Play 1 e i diffusori System Audio SA Legend 60.2 Silverback. I cavi erano della AntiNoise Tecnologies e l'ottimizzazione acustica realizzata con elementi TAM System.

Eccezionali le immagini prodotte dal Leica Cine Play 1, grazie all'obiettivo zoom Leica Summicron, che consente di espandere le dimensioni dello schermo da 65 a 300 pollici. Si tratta di un oggetto facilmente integrabile con i vari dispositivi tramite Apple Airplay, Bluetooth, Wi-Fi e diverse porte (tra cui HDMI, USB e LAN). Molto interessante la funzione di allineamento automatico integrata, la quale dispensa l'utente da qualsiasi regolazione manuale.

Il Leica Cine Play 1 presenta una scocca monopezzo in alluminio con frontale in vetro e pannello posteriore in alluminio, mentre il supporto a pavimento ha i collegamenti celati alla vista per assicurare un aspetto ordinato ed elegante.

Diffusore System Audio SA Legend 60.2 Silverback.
Questo sistema attivo, perfetto per l'Home Cinema, ha reso ancor più emozionante e completa la prestazione fornita dal videoproiettore Leica. I suoi punti salienti sono i quattro amplificatori integrati, che erogano una potenza totale di 560 Watt, la particolare lente acustica DXT che carica il tweeter copre e l'unità di controllo Wireless per collegare i dispositivi audio con i diffusori. I trasduttori montati sono un tweeter Legend DXT, un midrange Legend 15/4 e quattro Woofer Legend 15/8.

Il Leica Cine Play 1 vicino a una fotocamera Leica.

 

 

SUITE 209 - ALCHIMISTA AUDIO

Gli oggetti prodotti da Alchimista Audio emanano con il loro sapore schiettamente vintage un che di esoterico e insieme affascinante. Il patron del marchio Claudio Piovesana, fotografo, documentarista, fonico e progettista Audio. La sua attività di progettista risale agli anni '90, con preamplificatori linea e Phono, amplificatori finali e integrati, tutti a tecnologia valvolare, e diffusori realizzati con componenti storici e ricercati. Nelle produzioni valvolari la scelta ricade su triodi professionali di altissima qualità e di antica produzione, ma tuttora reperibili. Sulle circuitazioni ha le idee chiare, convinto che il miglior risultato si ottenga con il minor numero di stadi possibile, dunque minor manipolazione del segnale. La destinazione ideale di elettroniche così concepite sono i diffusori di alta sensibilità, con altoparlanti leggeri, sovente vintage, monovia o due vie, ad alta impedenza e con crossover minimalisti, se non assenti.

L'impianto in dimostrazione era costituito dal lettore di rete Pioneer N50, lettore CD Pioneer PD 91, amplificatore integrato stereo Alchimista 800 S.E., diffusori Altec Utility 618, cavi digitali RG59, di segnale Western Electric e di potenza Belden 9497.

Amplificatore integrato stereo Alchimista 800 S.E.
Notevole nel peso, 38 kg circa, fornisce una potenza d'uscita RMS con entrambe i canali funzionanti di 3,5/4 Watt. La banda passante a 1 Watt come a piena potenza è 18 Hz - 22 kHz entro +/- 3 dB. Parliamo di un amplificatore operante in Classe A2 di funzionamento e configurazione S.E. dello stadio finale. Sei le valvole impiegate: WE 717 o WE 713 per lo stadio d'ingresso e preamplificazione, 6SN7 per lo stadio pilotaggio finale, 800 (o in alternativa, previa taratura circuito la 808) per lo stadio finale, 5V3 raddrizzatrice.

Diffusori Altec Utility 618.
Sono equipaggiati con un altoparlante monovia Altec 419B e un tweeter Altec 3000H. Le Utility 618 fanno parte di una serie di diffusori "standard" realizzati da Altec negli anni '50 circa. Derivano da diffusori simili sviluppati dalla Western Electric, la differenza principale era che i WE avevano un cabinet di dimensioni differenti a seconda dell'altoparlante montato (da 8", 10", 12").

Vista laterale dell'Altec Utility 618.
La Altec aveva invece standardizzato un cabinet unico, disponibile col foro di montaggio per un 8" o un 12". Si tratta praticamente di una cassa chiusa, ne esistono varianti col foro centrato e col foro decentrato verso la parte più stretta del cabinet. Era spesso montato a parete con la parte stretta verso il basso. Gli altoparlanti che che equipaggiavano il diffusore erano il 400B, 755A,755C, 755E, 403, 600B, 412 e 419.

 

 

SUITE 211 - ITALIACOUSTIC

L'azienda romana Italiacoustic presentava un'amplificazione che opera in una Classe di lavoro che credo non sia molto conosciuta, la HS. Non è opportuno in questa sede dilungarci sull'argomento, ma possiamo succintamente dire (riportando le dichiarazioni del progettista) che le amplificazioni in Classe D, dei tre parametri tipici degli impulsi, cioè larghezza, frequenza e ampiezza, intervengono variando solo la larghezza mentre frequenza e ampiezza restano fisse. Questo, sempre a detta del progettista, limita la possibilità di restituire correttamente alcuni particolari del segnale come la scena sonora, la dinamica e la coerenza. Nella HS invece, la nuova Classe di amplificazione sviluppata e registrata da ItaliAcoustic, vengono variati tutti e tre i parametri degli impulsi.

Nell'elegante saletta stazionava un impianto così formato: Media Server con Qobuz e Roon, lettore CD Pro-Ject CDBox S3, DAC M2Tech Young MkIV, amplificatore integrato stereo ItaliAcoustic HSA-05S, diffusori Monitor Audio Gold 100 6G e cavi Ricable serie Magnus.

Amplificatore integrato stereo ItaliAcoustic HSA-05S.
Queste le principali specifiche tecniche di quest'integrato in Classe HS: 125 Watt di potenza d'uscita per canale a 8 Ohm - Banda passante da 7 Hz a 50 kHz (-1dB) - Gamma dinamica 115 dB - Alimentazione a 230V con alimentatore HPS-05T lineare toroidale con simmetrizzatore di rete - Impedenza d'ingresso 50 kOhm per ingresso bilanciato e sbilanciato - Fattore di smorzamento superiore a 400 su 8 Ohm.

Media Server con Qobuz e Roon (sotto) e DAC M2Tech Young MkIV.

Diffusore Monitor Audio Gold 100 6G.
Sorprendenti le prestazioni di questo sistema, pilotato per l'occasione dall'ItaliAcoustic HSA-05S. Monta un tweeter MPD III e altoparlanti in C-CAM e adotta la tecnologia HiVe II Port, che migliora il flusso dell'aria all’interno del diffusore, garantendo una risposta dei bassi rapida e precisa.

 

 

SUITE 215 - PATHOS ACOUSTICS

Pathos Acoustics, "Hic sunt leones", sarebbe il caso di dire, soprattutto osservando la stazza dell'amplificatore integrato InPoL Legacy, un bestione pesante 140 kg, circondato da una sorgente basata su Personal Computer, lettore CD Pathos Endorphin e degli spettacolari diffusori.

lettore CD Pathos Endorphin.

Amplificatore integrato stereo InPoL Legacy.
Il cuore del Legacy è la tecnologia brevettata a doppio InPoL, in configurazione a ponte, unita a uno stadio valvolare. InPoL sta per "Inseguitore Pompa Lineare", nato per sviluppare uno stadio di amplificazione senza feedback inverso, con una distorsione limitata e un fattore di attenuazione soddisfacente. Per questo è stato usato un inseguitore a MOSFET, con un ipotetico guadagno di voltaggio uguale a 1 e un alto guadagno di corrente. La polarizzazione è in pura classe A, onde evitare distorsioni d'incrocio. La tecnologia InPoL consente di aumentare il rendimento teorico in pura classe A dal 25% al 50%.

Le valvole, in configurazione "Totem Pull", sono due ECC803s TungSol e una 6H30 Sovtek per canale. Tutte le alimentazioni sono stabilizzate, filtrate e dissipate. Il cablaggio è schermato e il controllo del volume passivo prevede 100 passi, regolato da resistori di precisione a basso rumore mediante commutatori a relè coibentati. Le connessioni di ingresso e uscita sono Neutrik e WBT.

L'integrato InPoL Legacy pesa, come dicevamo prima, ben 140 kg. Per agevolarne lo spostamento e l'installazione, gli ingegneri Pathos hanno studiato un imballo speciale, dotato di ruote. Un set di staffe facilita il sollevamento dell'amplificatore. La potenza erogata, infine, è pari a 100 Watt per canale su carico di 8 Ohm.

Non sono riuscito a reperire informazioni su questo diffusore, né sul sito ufficiale né in rete. Ho scritto alla Pathos in merito, sperando d'integrare al più presto con delle adeguate didascalie.

La sezione medio-alti (Olson docet...)

Amplificatore integrato stereo InPoL Heritage MkII.
Terminiamo con quest'oggetto la descrizione della Suite 215 e della terza parte del mio report. Recita il sito ufficiale che questo modello è nato sulla base dell'esperienza accumulata con il nuovo InPoL2 MkII e con l'InPoL Legacy, modificando di conseguenza questo InPoL Heritage. Come? La sezione di alimentazione è raddoppiata, quindi l'amplificatore è Dual Mono. È stato aggiunto un dissipatore che aumenta la superficie radiante e consente un miglior posizionamento dei MOSFET. Grazie a tali miglioramenti, è stata ottenuta una dinamica migliore, soprattutto sulle basse frequenze, e migliorata la potenza in funzione dell'impedenza. L'unità risulta più lunga di 14 cm rispetto a quella precedente ed è dotata di nuovi VU meter sigillati e terminali WBT per i diffusori.

 


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